La tecnologia aiuta a preservare la cultura?

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La cultura e la tecnologia, quasi un ossimoro se si pensa che i due concetti siano ricollegabili a quelli di classico e moderno. Eppure, a volte esse si incontrano e, anzi, si aiutano. La tecnologia, infatti, consente all’uomo di preservare opere d’arte, monumenti, edifici datati, persino la lingua e le tradizioni. Sono tanti i macchinari che permettono un restauro di qualità, una conservazione dei materiali ideale o la registrazione su supporti digitali di documenti sonori o scritti.

Non sono rari nemmeno i casi in cui si sente parlare di intelligenza artificiale e stampanti 3D che permettono di recuperare la voce degli antichi faraoni d’Egitto, tramite lo studio delle corde vocali presenti nelle mummie conservate nei musei. Oppure della realtà aumentata, che consente di ricostruire parti di edifici non più visibili ad occhio nudo e così via. Ma vediamo nella pratica come la tecnologia vada davvero a preservare la nostra cultura.

Musei visitabili da remoto

Spesso i musei vengono presi letteralmente d’assalto da turisti da ogni parte del mondo. Basti pensare agli Uffizi a Firenze piuttosto che al Parco Archeologico del Colosseo a Roma, o a quelli di Pompei ed Ercolano. Ebbene, alcuni visitatori hanno anche la pessima abitudine di utilizzare il flash per scattare foto o intaccare le mura di un monumento con qualsiasi tipo di strumento, lasciando spesso segni indelebili di quel gesto. Ecco perché, per evitare il sovraffollamento di questi siti meravigliosi, interviene la tecnologia.

In particolar modo quella che ha permesso a diversi musei di ricreare in 3D o attraverso percorsi in stile Google Maps la location a portata di schermo, sia di pc che di device mobili. Un qualcosa che consente a chiunque e in modo praticamente gratuito di poter visitare da casa alcuni dei musei più belli al mondo insieme al loro immenso catalogo, con tanto di foto in HD e descrizioni minuziose.

La tecnologia aiuta a preservare la cultura
La tecnologia aiuta a preservare la cultura

Uno strumento che ha reso fruibili tantissimi tipi di media, dai film in streaming, fino ad i giochi online . Per quanto riguarda il mondo del cinema nell’ultimo decennio infatti sono nate tantissime piattaforme che permettono agli appassionati di vedere i loro film preferiti da qualsiasi dispositivo connesso ad internet. Abbastanza similare a quanto accaduto nel mondo dei giochi, infatti l’offerta videoludica è ormai pienamente disponibile online, che essi siano giochi d’avventura o anche giochi da casinò. Proprio riguardo quest’ultimo l’online, è proprio andato a sostituire via via i casinò fisici, permettendo a tutti di poter fruire di giochi dapprima solo provabili in una sala reale, come accade per le opere d’arte. Un esempio pratico è rappresentato, in questo senso, dal blackjack al quale non solo si può giocare in rete, ma sul quale si possono anche leggere delle guide su internet che illustrano strategie e guide per principianti su come giocare, proprio come nel caso di questa tabella di strategia. Ovviamente tale innovazione apportata anche dalle soprintendenze dei musei consente di preservare le opere d’arte e i monumenti, evitando affollamenti a volte ingestibili.

Recupero dell’antico splendore delle opere più datate

Ma non solo. La tecnologia aiuta anche a riscoprire aspetti di monumenti, quadri, statue e utensili che, a causa dell’usura dovuta al passare del tempo, si sono persi. Un esempio concreto è rappresentato da quelle applicazioni che consentono, inquadrando un monumento da lontano, di ricostruirne le parti mancanti, come avvenuto per il Colosseo, pilastro della storia dell’architettura romana antica. Oppure, ci sono delle app, sviluppate da determinate soprintendenze dei Beni Culturali, che consentono di far riscoprire il colore delle antiche statue di epoca greca, romana o bizantina, come quella dell’Augusto di Prima Porta. Per non parlare del progetto romano realizzato in collaborazione con Piero e Alberto Angela, che ha permesso di far rivivere nelle serate estive della Capitale il complesso dei Fori Imperiali.

L’Intelligenza Artificiale conserva le lingue più antiche

Finora abbiamo parlato di arte, ma la cultura è viva anche nelle lingue delle popolazioni più antiche. Basti pensare alle cosiddette lingue morte, come nel caso del sumero, dell’etrusco o del miceneo. Senza dimenticarsi delle due lingue che più hanno influenzato gli idiomi moderni: il greco e il latino.

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Ebbene, grazie all’Intelligenza Artificiale oggi si è in grado non solo di poter leggere e conservare queste lingue in forma scritta, bensì anche di ascoltarle con una pronuncia che è incredibilmente fedele all’originale. Ovviamente i più scettici potranno dire che in nessun modo sarebbe possibile recuperare l’esatta pronuncia di quegli idiomi così antichi, ma quel che è certo è che il risultato è stupefacente, arrivando a sfiorare probabilmente la perfezione.

Cristina Giordano
Cristina Giordanohttps://appuntisulblog.it/
Ciao a tutti, sono Cristina Giordano, una blogger che si occupa di moda, viaggi, tecnologia, alimentazione e benessere.
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