Costi per aprire una pizzeria. Prima di aprire una pizzeria, come per qualsiasi tipo di attività, bisogna informarsi il più possibile. Ecco alcuni esempi di costi e consigli utili.
Costi per aprire una pizzeria consigli utili da seguire
Costi per aprire una pizzeria. Ecco alcuni consigli. La pizza è un patrimonio dell’umanità e possedere i “segreti” della lievitazione perfetta, del gusto bilanciato e degli ingredienti genuini significa avere le carte in regola per poter pensare di aprire una pizzeria. È vero, vi sono pizzerie ovunque in Italia, in ogni angolo del paese e la differenza la fa il prodotto di alta qualità ma anche il saper fare impresa.
Aprire una pizzeria, infatti, non è facile e non sempre vale la pena farlo perché sono molte le cose a cui pensare, da quelle burocratiche alla scelta dei materiali e delle attrezzature (di cui si può apprezzare un catalogo e avere una prima idea al seguente link: https://www.ristoattrezzature.com/) in grado di garantire i risultati migliori.
Conviene investire nell’apertura di una pizzeria? I costi delle attrezzature
Se da una parte la stima dei guadagni di una pizzeria può sembrare allettante (in media il guadagno di una pizzeria da asporto si attesta tra i 500 € e i 1000 € al giorno, e nei week end anche di più), dall’altra bisogna considerare che la scelta delle materie prime è fondamentale per una buona pizza napoletana, ma soprattutto servono forni e attrezzature adeguate, professionali che possono costare molto e pesano sull’investimento iniziale.
L’impasto non è tutto: c’è molto altro a cui pensare prima di aprire una pizzeria.
Food cost: il forno è il cuore della pizzeria. La scelta va dai forni elettrici “economici” a partire da 6.000 € fino ai forni elettrici con regolazione delle impostazioni di cottura digitale, con camere di cottura multiple e altri accessori che può costare un valore di oltre 10.000 €. Se si desidera puntare sull’uso di forni a legna o a gas, i prezzi – come la pizza – lievitano oltre gli 8.000 €.
Costi per aprire una pizzeria. Altrettanto essenziali come il forno sono le altre attrezzature come i frigoriferi e i congelatori per conservare gli ingredienti e i condimenti – dal costo di 1500 € rispettivamente circa, le impastatrici a partire da 2000 € e gli arredi (banchi per la pizza, i piani di lavoro, i pensili, i lavelli e tutto quello che serve per allestire un laboratorio di cucina efficiente e senza troppi tempi lunghi di attesa per i clienti).
In ultima analisi, si stima che il costo dell’investimento per mettere su la “struttura” della pizzeria si aggira tra i 25.000 e i 35.000 € esclusi eventuali costi di affitto e/o acquisto dei locali e le spese per l’iter burocratico, nonché i costi del personale. Tirando le somme, la cifra complessiva da investire per aprire una pizzeria è di circa 60.000 / 70.000 €.
Costi burocratici e messa a norma del locale
Il locale adibito a pizzeria deve essere adeguatamente messo a norma con impianti di aspirazione e immissione aria, cappe, canne fumarie e “certificato” da un ingegnere specializzato. I locali devono essere debitamente provvisti di servizi igienico-sanitari per il personale ed eventualmente per i clienti (se la pizzeria non è al taglio o da asporto).
Costi per aprire una pizzeria. Le pizzerie in cui si richiede un investimento minore sono proprio quelle da asporto o al taglio poiché necessitano solo di una superficie minima di 40-50 metri quadrati senza necessità di arredi, tavoli, tappezzerie. L’investimento maggiore sarà concentrato sui macchinari di produzione e sulle materie prime.
Anche i costi del personale variano in base al tipo di pizzeria: dal banconista, al pizzaiolo, ai camerieri per il servizio a tavolo.
L’iter burocratico prevede l’apertura della partita IVA con conseguente iscrizione alla Camera del Commercio (Registro delle imprese). Occorre presentare la SCIA e il rispetto di una serie di requisiti richiesti a chiunque intenda aprire un’attività commerciale in ambito di somministrazione degli alimenti, quali:
- Esperienza da due a 5 anni nel settore della ristorazione e averlo fatto negli ultimi 5 anni antecedenti l’apertura dell’esercizio;
- In alternativa, possedere un titolo di studio adatto come per esempio un diploma presso un istituto alberghiero o aver frequentato con esiti positivi dei corsi SAB;
- Avere la certificazione HACCP necessaria per chiunque entri a contatto con gli alimenti nel rispetto delle norme igienico-sanitarie;
- Proprietario e dipendenti devono regolarizzare la posizione presso INPS (prevenzione) e INAIL (infortuni);
- Dotarsi di tecnologia POS per favorire i pagamenti con carta di credito e bancomat.
Sia sul piano fiscale che creditizio si consiglia il sostegno e la guida di un commercialista.
Ecco alcuni consigli e costi per aprire una pizzeria. Le pizzerie da asporto o al taglio sono più convenienti dal punto di vista degli investimenti iniziali, richiedendo una superficie minima e minori costi per arredi e tavoli. L’investimento maggiore sarà per i macchinari di produzione e le materie prime.
I costi del personale dipendono dal tipo di pizzeria, tra banconisti, pizzaioli e camerieri per il servizio a tavolo. Durante l’iter burocratico, sarà necessario aprire la partita IVA e iscriversi al Registro delle imprese presso la Camera di Commercio. Sarà inoltre richiesta la presentazione della SCIA e il rispetto dei requisiti di somministrazione alimentare.
non mi è mai sfiorato per la testa non essendo del settore ma queste informazioni mi hanno sicuramente preparato sull\’argomento.
Direi che c\’è scritto davvero tutto… grazie per la lettura!
Un articolo molto utile per chi sta pensando di aprire una pizzeria in Italia, davvero interessante!