La nascita della prima industria automobilistica italiana e il taylorismo, la catena di montaggio
Fiat e il taylorismo 1889 al 1904. L’industria automobilistica si evolve e fa conoscere all’operaio la catena di montaggio, il taylorismo. Una teoria esposta da Frederick Winslow Taylor riguardante l’organizzazione scientifica del lavoro, elaborata all’inizio del Novecento.
Fiat industria auto e il taylorismo 1889 al 1904
Nel Luglio 1889, alcuni dei piĆ¹ noti esponenti dellāaristocrazia e dellāalta societĆ piemontese si riunivano a Torino per costruire e dare vita, con il capitale relativamente modesto di 800 mila lire, la Fabbrica Italiana Automobili Torino, la Fiat. Nella Torino di fine secolo, cittĆ provinciale ed europea nello stesso tempo, si coglievano bene le potenzialitĆ dellāindustria automobilistica e lo sviluppo dei mezzi di trasporto; nella vicina Francia, che era e resterĆ per molti anni allāavanguardia nel settore, il 1898 e il 1899 erano gli anni di un vero e proprio boom dellāauto, mentre in Inghilterra e in Germania sorgevano le prime importanti imprese. In seguito gli operai conobbero il taylorismo.
Dalla dimensione sperimentale all’industriale con Agnelli
Nel 1899 la Fiat produce la prima auto. Le carrozze con i cavalli sono velocemente soppiantate. In quegli anni, sia pure su una base relativamente ristretta, la Fiat entrava quindi sul mercato con grande tempestivitĆ . In questo settore non si avevano di fronte ostacoli posti dalla concorrenza di industrie straniere affermate e consolidate, ma si poteva partecipare su un piano di relativa paritĆ alla competizione su scala internazionale per introdurre innovazioni tecniche, modificazioni produttive, nuove forme di commercializzazione, conquiste tecnologiche ecc.
Tuttavia, i problemi che lāazienda torinese si trovava ad affrontare non erano di poco conto. Cāera innanzitutto il problema di uscire dalla dimensione sperimentale in cui era rimasta chiusa fino allora la produzione automobilistica italiana; ma occorreva, contemporaneamente, recuperare il capitale dāinventiva e di capacitĆ tecnica incorporato nelle piccole aziende a dimensione pressochĆ© artigianale.
I primi passi della Fiat, subito affidata ad Agnelli, si mossero appunto in questa duplice direzione: da un lato, si iniziavano i lavori di uno stabilimento in corso Dante, progettato secondo criteri industriali; dallāaltro, si rilevava una piccola azienda, la Ceirano e C., che aveva giĆ predisposto una vettura di 3 1/2 Hp, disegnata dallāingegnere Faccioli, e che disponeva di un primo nucleo di operai specializzati.
Vetture da 8 a 1149 in 14 anni
Su questa base, la Fiat poteva subito presentarsi sul mercato, sia pure con una produzione che raggiungeva solo 8 vetture nel 1889. Nel marzo del 1900 veniva inaugurato lo stabilimento di corso Dante, che su unāarea di 9.485 mq occupava una cinquantina di operai, destinati in breve tempo a salire a centocinquanta; la produzione, tuttavia, rimaneva ancora a livelli insufficienti: solo 24 vetture nel 1900.
Tra la fine dellāanno e i primi mesi del 1901 maturava quindi la rottura con la mentalitĆ artigianale di Faccioli e Ceirano e si affidava la direzione tecnica a un ingegnere di formazione industriale, Giovanni Enrico. Agnelli, analogamente a Lous Renault in Francia, aveva ben chiaro fin dallāinizio che ciĆ² che poteva veramente fare la fortuna di unāazienda automobilistica non era tanto lāideazione di tecniche originali, quanto la capacitĆ dāintrodurle al momento opportuno, facendo affrontare i rischi e le difficoltĆ di partenza a inventori e industriali con vocazioni pionieristiche.
Questa politica, fondamentalmente nei primi anni, resterĆ un punto di riferimento costante dellāazienda torinese. Nel 1901 si introduceva un nuovo modello a 4 cilindri progettato dallāEnrico, il 12 Hp, e la produzione passava a 73 vetture; lāanno successivo si saliva a 107, con un numero di poco superiore a quello del 1900, e per la prima volta il bilancio della Fiat segnava un attivo. Una discreta crescita caratterizzava anche il 1903 con 132 vetture, mentre il 1904 iniziava una fase di straordinario sviluppo dellāazienda; la produzione raddoppiava da un anno allāaltro, fino a giungere le 1149 vetture grazie alle conquiste tecnologiche dellāazienda.
La Fiatā¦.. unāazienda italiana storicaā¦ā¦ unāāazienda in continua evoluzione e mai statica. La prima 500 era davvero bellissima.
Conosco le macchine FIAT, si vedono ogni giorno sulla strada perĆ² non conoscevo tutta la storia. Molto interessante
Conosco bene la Fiat perchĆØ sono nata a Torino ed ho vissuto li fino ai 20 anni per cui il marchio storico ĆØ una leggenda per tutti gli italiani e non solo!
Eh sƬ il settore automobilistico ne ha fatta di strada in pochi anni
c\’e\’ davvero una grande storia dietro alla fiat grazie per avermela fatta conoscere
non sapevo la storia della fiat ĆØ stata una lettura molto interessante