Un romanzo, Un cappello pieno di ciliege, che mi ha emozionato, divertita, fatto arrabbiare e portata in luoghi pittoreschi e bellissimi della toscana che consiglio di leggere.
La Saga di Oriana Fallaci, Un cappello pieno di ciliege (Rizzoli, 864 pp.) è un romanzo – saga di Oriana Fallaci che segue la storia della sua famiglia in circa 100 anni a cui lavorò per circa quindici anni. Piacevole sorpresa di una famiglia le cui origini sono ben salde nella quale le donne hanno fatto la parte principale, forti e coraggiose, dinamiche e dolci con mariti e figli.
Saga di Oriana Fallaci, Un cappello pieno di ciliege
In estate mi piace leggere libri sotto all’ombrellone, romanzi che i miei familiari mi comprano a sorpresa senza chiedermi la mia preferenza sui gusti. E siccome a caval donato non si guarda in bocca, per quieto vivere ho iniziato a sfogliare le pagine di questo libro, una Saga di Oriana Fallaci, Un cappello pieno di ciliege, grande e ricco di pagine, ben 864, scritto in caratteri grandi ma senza illustrazioni.
Dopo un inizio lento la lettura divenne scorrevole e lo finii nel giro di qualche giorno.
Frasi nella saga
In questa Saga di Oriana Fallaci, Un cappello pieno di ciliege, la scrittrice fiorentina racconta la storia della sua famiglia tra il 1773 e il 1889.
« Ora che il futuro s’era fatto corto e mi sfuggiva di mano con l’inesorabilità della sabbia che cola dentro una clessidra, mi capitava spesso di pensare al passato della mia esistenza: cercare lì le risposte con le quali sarebbe giusto morire. Perché fossi nata, perché fossi vissuta, e chi o che cosa avesse plasmato il mosaico di persone che da un lontano giorno d’estate costituiva il mio Io »
Il romanzo di Oriana Fallaci, Un cappello pieno di ciliege, è una grande saga sulla sua famiglia che, parte dal XVII o XVIII secolo, e arriva fino alla propria infanzia, attraversando tutti i «passaggi nel Tempo» che avevano permesso di venire al mondo la scrittrice Oriana Fallaci, dalla madre alla nonna ecc.
“Perché, affinché lei nascesse, doveva esser nata sua madre; e affinché a sua volta la madre nascesse, le combinazioni avevano portato all’incontro e al matrimonio dei suoi nonni; e così via, scavando verso un passato sempre più lontano e del quale era sempre più difficile reperire informazioni, date, atmosfere e contesti storici.”
Per la ricostruzione di quelle storie che discendevano – e dipendevano – dalla Storia reale, la Fallaci univa le voci di suo padre e sua madre, i racconti che le facevano dei rispettivi antenati. «Divertita ed ironica quella di lui, sempre pronto a ridere anche sulla tragedia. Appassionata e pietosa quella di lei, sempre pronta a commuoversi anche sulla commedia.
Ed entrambe talmente remote nella memoria che la loro consistenza appariva più tenue d’una ragnatela».
TRAMA
Il racconto inizia in un paese della Toscana nel 1773 a Panzano dove descrive il primo anello rintracciabile della catena che la generò. Ci spiega come in quella situazione corse «il rischio più atroce che possa capitare a chi ama la vita e pur di viverla è pronto a subirne tutte le catastrofiche conseguenze: il rischio di non nascere».
Comincia proprio dal ramo Fallaci la prima parte della lunga saga che, attraverso le vite, le avventure, spesso anche le sfortune di decine di antenati. Ci farà attraversare due secoli di storia non solo italiana (il romanzo si spinge infatti fino al 1889); e con essa le vicende dei Launaro (protagonisti della seconda parte), dei Cantini (della terza) e dei Ferrier (storia emblematica che dà vita alla quarta e ultima parte).
“Vicende che sanno di un tempo passato e lontano, ma riescono a dare nuovi contorni a una grande varietà di luoghi (solo in Italia, il Chianti, Firenze, Livorno, Pisa, Torino e le valli valdesi, Rimini, Venezia, Cesena; poi la Spagna, la Polonia, New York, lo Utah, San Francisco…), nonché a far rivivere una miriade di personaggi in bilico tra ricostruzione storica e mera creazione della fantasia.”
La Fallaci racconta una storia vivida, con personaggi straordinari che potrebbero essere tuoi avi. Pare di vederla quella cassapanca piena di storie nascoste in abbecedari del settecento, federe scritte in ogni centimetro e copie originali del Beccaria con dedica di Filippo Mazzei.
Una storia di uomini e donne il cui contorno è ben delineato, con date, luoghi e riferimento alle fonti. Un libro molto bello, da leggere sia per le avventure di arcavoli e arcavole che si incontrano/scontrano con personaggi che vanno da Mazzei a Napoleone, sia per fare un bel ripasso della storia d’Italia dal 1773 al 1944.
Ti confesso che questo libro non l'ho letto ma sicuramente me lo farò regalare a Natale
un libro molto bello ed interessante un ottima lettura da consigliare vivamente
Oriana Fallaci mi piace moltissimo, ho letto tanti suoi libri ma questo mi manca, lo metterò nella mia lunga lista, prima o poi lo leggerò sicuramente 🙂
I libri di questa autrice sono tutti molto belli ne ho letti diversi e mi son piaciuti tutti
Non conoscevo questo libro e grazie al tuo post mi ha incuriosito davvero molto 🙂 Magari sarà lo spunto per la mia prossima lettura.
Ciao, sono una nuova follower; complimenti per il blog, recensioni ben curate; se ti va ti aspetto nel mio blog, questa è la mia ultima recensione (pubblicata stamattina) grazie! https://ioamoilibrieleserietv.blogspot.com/2017/08/recensione-serie-broken-souls-sagara-lux.html