Tempo fa ho visto un film, Colazione da Tiffany ( Titolo originale USA: Breakfast by Tiffany con Audrey Hepburn), che mi ha invogliato a leggere il romanzo di Capote da cui è stato tratto per vederne le differenze, se davvero ce ne fossero state.
Leggendo le prime pagine le immagini del film di Blake Edwards hanno continuato a frullarmi in testa sovrapponendosi ed è stato davvero difficile scindere la Holly Golightly creata da Truman Capote da quella impersonata sullo schermo dalla raffinata Audrey Hepburn, divenuta icona di stile proprio grazie a questo personaggio così complesso e sofisticato.
Non come un film che spesso non si adatta molto al romanzo.
La lettura di un libro rilassa e permette di trascorrere le ore in un altra dimensione. La forza di questo romanzo sta tutta in questo personaggio dalle mille sfaccettature, descritto nei minimi particolari, con grande maestria di Capote: Holly.

Il libro è narrato da uno scrittore senza nome che vive nello stesso condominio di Holly. Il narratore rimane affascinato da Holly, che è una festaiola dallo spirito libero ed enigmatica. Holly è affascinante, affascinante e costantemente circondata da uomini infatuati di lei.
Nel corso della storia, il narratore svela gli strati del personaggio di Holly, svelando il suo passato e i suoi sogni. Holly è una donna complessa e indipendente che è alla disperata ricerca di un posto a cui appartenga veramente.
La novella esplora temi come l’amore, l’identità e la ricerca della felicità. Approfondisce il concetto di “sogno americano” e la costante ricerca di realizzazione e stabilità in un mondo transitorio.
Colazione da Tiffany è nota per il suo personaggio distinto e iconico, Holly Golightly
Divenuto un simbolo culturale dello stile di vita spensierato e glamour degli anni ’50. La novella fu adattata in un film di successo nel 1961 con Audrey Hepburn, che consolidò ulteriormente l’eredità di Holly come personaggio letterario iconico.
Provinciale e mondana, bambina capricciosa e amante volubile, opportunista, viziata e indolente, dalle frequentazioni ambigue e pericolose, vittima delle sue paturnie e ossessionata da Tiffany. Impossibile per il protagonista (l’aspirante scrittore dell’incipit) non restarne affascinato e come lui anche il lettore finisce per innamorarsene.
Il personaggio del libro è molto diverso da quello del film: la Holly della penna di Capote è un’orfana scappata di casa, probabilmente vittima di abusi, finita in moglie a 14 anni ad un veterinario di Tulip, Texas e scappata ad Hollywood per inseguire il grande sogno di diventare ricca e famosa.

Nel romanzo non c’è il lieto fine come nel film, la scena finale non si chiude con un lungo bacio appassionato dei due protagonisti sotto una pioggia scrosciante.
Holly non si dispererà per aver abbandonato il gatto rosso cui non aveva mai voluto dare un nome, non si abbandonerà nelle braccia di un uomo che la ama sinceramente: salirà su un taxi e sparirà per sempre senza voltarsi indietro.
E’ stata una vera doccia gelata: l’ultimo briciolo di romanticismo che albergava ancora in me è andato definitivamente a farsi benedire. 5 stelle su anobii, ma continuo a preferire Audrey Hepburn.
Colazione da Tiffany: Il Film
Dal romanzo di Truman Capote nel 1961 fu tratto l’omonimo film diretto da Blake Edwards. Celeberrima la scena del fischio della Hepburn per chiamare un taxi e la canzone di Henry Mancini Moon River che gli valse l’Oscar come migliore colonna sonora.
#libro #narrativa #film #colazionedatiffany #breakfastattiffany’s
Beautiful blog
Very interested article! ! 🌺🌺🌺