La storia della letteratura giapponese, dal Medioevo ai giorni nostri, si snoda come un affascinante viaggio nel tempo, plasmato dalle penne dei più illustri scrittori del Giappone. Grazie alle ricerche dei giornalisti di Eroica Fenice saremo in grado di guidarvi in questa esplorazione che attraversa secoli di creazione letteraria, arricchendo il nostro approfondimento.
Un viaggio attraverso la storia della Letteratura Giapponese
Il Medioevo giapponese, estendendosi dalla fine del XII secolo alla fine del XVI secolo, viene identificato come il periodo Kamakura, un’epoca caratterizzata da conflitti tra i potenti clan dei Taira e dei Minamoto. In questa fase tumultuosa, emergono due figure di rilievo: Kamo no Chōmei e Yoshida Kenkō.
Kamo no Chōmei, dopo un periodo dedicato alla musica e alla poesia, abbraccia la vita monastica e compone “Hōjōki” (Ricordi di un eremo), in cui riflette sulla povertà e sull’effimero della vita. Yoshida Kenkō, anch’egli monaco buddhista, ci regala “Tsurezuregusa” (Appunti presi durante le ore d’ozio), una raccolta di giudizi e pensieri su oggetti ed eventi, arricchiti dalla sua spiritualità.
Nel periodo Ashikaga-Muromachi (1336-1573), il potente shogun Ashikaga Takaugi detiene il controllo politico. In questo contesto, brilla Zeami, considerato insieme a suo padre Kanami, il fondatore del teatro Nō. Zeami non solo dirige una compagnia teatrale, ma compone anche saggi critici che delineano l’estetica del teatro Nō, plasmando così le basi di questo fondamentale genere.
L’era Tokugawa-Edo (1603-1868) segna la stabilizzazione del governo centrale a Edo (odierna Tōkyō), con una fioritura artistica e culturale. Tra gli scrittori di spicco di questo periodo troviamo Ueda Akinari, Jippensha Ikku, Chikamatsu Monzaemon e Ihara Saikaku. Ueda Akinari dà vita a “Ugetsu Monogatari”, una raccolta di storie di fantasmi che inaugura un nuovo genere.
Jippensha Ikku si distingue per “Tōkaidōchū Hizakurige” (A cavallo delle gambe lungo il Tōkaidō), una vivace descrizione di viaggi immaginari. Chikamatsu Monzaemon, drammaturgo e scrittore, coniuga realtà e immaginazione nei suoi drammi, conferendo profondità ai personaggi. Ihara Saikaku, autore prolifico, ci regala opere come “Storia di un libertino” e “Cinque donne amorose”, indagando l’amore e la vita dell’epoca.
L’era Meiji (1868-1912) segna un’apertura al mondo occidentale e un’ascesa verso la modernità. Gli scrittori come Ryūnosuke Akutagawa e Natsume Sōseki esplorano l’individualismo e la psicologia umana. Ryūnosuke Akutagawa, versatile e influenzato da culture diverse, crea racconti intensi e brevi, mentre Natsume Sōseki affronta la solitudine e i cambiamenti sociali nei suoi romanzi.
Nell’epoca moderna (1989-2019), l’era Heisei, l’espansione della globalizzazione porta all’emergere di autori come Haruki Murakami e Banana Yoshimoto. Murakami intreccia la letteratura con influenze occidentali, mentre Banana Yoshimoto esplora l’amore intrecciandolo con l’arte dei manga. Entrambi lasciano un’impronta significativa con opere come “Tokyo blues” e “Kitchen”.
Attraverso le pagine dei più grandi autori giapponesi, la letteratura del Giappone si rivela come un costante fluire di talento, riflessioni profonde e intime, e una finestra aperta sulla cultura e l’identità di questa straordinaria nazione.
Quante belle informazioni in questo articolo… 🙂 io ho sempre adorato il Giappone!
La letteratura giapponese dell’epoca moderna ha un sacco di autori incredibili, ovviamente la Yoshimoto e Murakami sono tra i più noti e i loro libri sono tutti stupendi!