Isola di Capri storia antiche rovine dalla preistoria a oggi

Date:

Monumenti storici dal preistorico, al periodo greco, romano, medioevo fino ai tempi moderni con inizio del turismo.

Isola di Capri storia e antiche rovine dalla preistoria a oggi. L’isola, che si trova in Campania, è una delle tre isole flegree del Tirreno, raggiungibile da Napoli e Salerno. Il nome dell’isola di Capri è greco per cinghiale. L’isola è stata utilizzata come rifugio estivo fin dall’epoca romana, introdotta dall’imperatore Augusto. Un luogo sorprendentemente pittoresco e incantevole per la bellezza delle onde turchesi e dalla magnifica vegetazione. Numerosi sono i palazzi e i monasteri, i castelli e le torri che sono antiche rovine di grandi ville imperiali. 

Capri era famosa come luogo di relax ai tempi dell’antica Roma. Il suo primo residente e proprietario fu l’Imperatore Augusto, di seguito anche l’imperatore Tiberio ha fatto costruire diverse belle ville sull’isola. Quali monumenti storici di epoche diverse sono conservati a Capri dalla preistoria ai giorni nostri?

Tempi preistorici

Isola di Capri storia e antiche rovine dalla preistoria a oggi
Grotta delle felci – Isola di Capri storia e antiche rovine dalla preistoria a oggi

Isola di Capri storia antiche rovine. Nel 1905 furono effettuati dei lavori di scavo nei pressi dell’hotel Quisisana, durante i quali furono scoperti prodotti e strumenti inerenti al Paleolitico, oltre a resti di fauna continentale (denti di mammut, ossa d’orso). 

Tracce di persone preistoriche a Capri sono state ritrovate alla fine dell’Ottocento anche Grotta delle Felci, oltre a manufatti in ceramica sia di epoca recente che di epoca romana, età del bronzo, paleolitico. A dimostrazione della continuità dell’esistenza delle persone sull’isola sin dall’età della pietra. Gli scavi furono condotti dal medico e scienziato locale Ignazio Cerio, e ora i reperti inestimabili sono conservati nel museo a lui intitolato, nel centro di Capri in piazza Ignazio Cerio, 5.

Periodo greco

Isola di Capri storia antiche rovine. Secondo Virgilio, i primi greci che arrivarono a Capri furono gente della tribù dell’isola di Taphos. Nel VII secolo a.C. l’isola fu occupata dai Greci della colonia di Cuma, che nel V secolo a.C. vennero sostituiti dai greci della nuova città di Neapolis (colonia greca). I Greci costruirono una cinta muraria difensiva su Capri dal colle di San Michele al colle di Castiglione. Resti di quel muro possono essere visti su via Longano. Nel 4-7 secolo a.C. fu realizzata la scala fenicia che collegava la parte bassa dell’isola con quella alta (Capri con Anacapri).

Periodo romano

Palazzo navale dell’imperatore Augusto

Isola di Capri storia antiche rovine. Il primo personaggio a lasciare un segno nella storia di Capri è stato l’imperatore romano Ottaviano Augusto che arrivò sull’isola nel 31 a.C. L’imperatore Augusto costruì una grande villa su uno spazio ampio relativamente piatto: il Palazzo a Mare. La villa comprendeva diversi edifici circondati da un parco. Uno degli edifici sorgeva proprio sulla riva. In seguito, il Palazzo Navale di Augusto fu ricostruito per soddisfare l’esigenze dal suo successore, l’imperatore Tiberio.

Nel XVIII secolo la villa di Augusto-Tiberio fu devastata. Durante l’occupazione francese dell’isola all’inizio del XIX secolo, la usarono come una fortezza. Gli edifici superstiti della villa furono trasformati in armerie e caserme. Ora lo spazio che un tempo ospitava la villa è costituito da case con limoneti e aranceti (una di queste case ospita l’hotel Palazzo a Mare).

-Pubblicità-

Il nome dell’imperatore Augusto è rimasto nella toponomastica dell’isola: a lui è intitolato uno dei luoghi più belli di Capri, i Giardini di Augusto, e nella Certosa di San Giacomo nel giardino troverete la “quercia dell’imperatore Augusto”, piantata nel due millesimo anniversario della morte di Ottaviano Augusto.

Villa di Tiberio

Tiberio visse a Capri dal 27 al 37 d.C. dove costruì 12 ville. Gli archeologi hanno localizzato tutte le ville, ma solo quattro di loro hanno lasciato almeno alcune rovine adatte per l’ispezione. La villa meglio conservata è Giove, costruita all’estremità nord-orientale dell’isola, sul monte Tiberio. Si raggiunge in 50 minuti di cammino dal centro di Capri. La seconda più intatta è la Villa di Damekut. Si trova nel comune di Anacapri, nei pressi della Grotta Azzurra. I resti del terzo sono visibili sulla spiaggia dei Bagni di Tiberio.

Isola di Capri storia antiche rovine dalla preistoria a oggi
Villa San Michele

Isola di Capri storia antiche rovine. Al posto della quarta villa c’è ora Villa San Michele. Del suo antico splendore, resta solo una sala con tracce di affreschi in stile pompeiano. Dopo la morte di Tiberio l’isola praticamente cessò di essere citata nelle fonti scritte, sebbene a Capri rimasero ricche ville romane. Si sa che nel 182 l’imperatore Commodo mandò in esilio a Capri la moglie e la sorella. Dal 3° secolo, il cristianesimo iniziò a diffondersi sull’isola.

Medioevo (500-1500)

Isola di Capri storia antiche rovine. A partire dal VI secolo, la Campania fu governata da Bisanzio, in seguito, nell’XI secolo, l’Italia meridionale fu conquistata dai Normanni. In seguito venne formato il regno siciliano con la capitale a Palermo. Nel 1265 Papa Clemente IV cedette il Regno di Sicilia a Carlo I d’Angiò che trasferì la capitale del regno a Napoli. Dopo la secessione della Sicilia nel 1282 (“Vespri Siciliani”), il regno divenne noto come il regno di Napoli. Nel 1441 la dinastia angioina fu sostituita da quella aragonese.

Cosa resta a Capri di quei tempi?

  • Castello Barbarossa sulle pendici del Monte Solaro.
  • Torre Damekut. Una torre di guardia costruita nel XII secolo accanto alle rovine della villa di Damekut per proteggere l’isola dai pirati. 
  • Palazzo Arcucci (Palazzo Cerio) che ospita il Museo Ignazio Cerio con quattro sale che espongono reperti archeologici, nonché flora e fauna locali sotto forma di erbari e animali imbalsamati. 

19-20 secolo

Castello Barbarossa sulle pendici del Monte Solaro.

Il Barbarossa sul monte Castello di Barbarossa prende il nome dal pirata che lo conquistò (1535). Probabilmente nel IX secolo questa fortezza fu costruita dai principi di Amalfi. Durante gli attacchi dei pirati, fu catturato dal famoso pirata turco, Barbarossa, e poi completamente danneggiato prima di andarsene. All’inizio del 1800 fu utilizzato sia dagli inglesi che dai francesi per scopi militari. I viaggiatori del Grand Tour lo menzionano già come un luogo romantico e deserto. Oggi è un sito archeologico e una stazione di birdwatching creata da Axel Munthe (Osservatorio). Dopo la sua morte, la Villa è gestita dalla Fondazione Axel Munthe. Famoso anche per le sue rarità botaniche, il luogo è sede della stazione ornitologica dell’isola.

Forti degli inglesi

Isola di Capri storia antiche rovine dalla preistoria a oggi
Sentiero dei Fortini

Isola di Capri storia antiche rovine. Nel gennaio 1806 la Campania fu conquistata dai francesi e una guarnigione francese arrivò a Capri. E a maggio gli inglesi sbarcarono a Capri. Sulla bassa sponda occidentale, gli inglesi costruirono tre fortezze: Fortino del Pino, Fortino di Mezzo e Fortino Orrico. Insieme alle torri di Damekut a nord-ovest e alla torre di La Guardia a sud-ovest, formavano un’unica linea fortificata.

Nell’ottobre 1808 i francesi, sotto la guida di Murat, cacciarono gli inglesi da Capri. I forti costruiti dagli inglesi furono fortificati dai francesi. Lungo la costa orientale è presente un sentiero panoramico denominato Strada dei Forti o Sentiero dei Fortini.

-Pubblicità-

XX secolo: inizio del turismo

A metà del XIX secolo, c’è stata una svolta nella storia di Capri: l’isola è stata “scoperta” dagli europei. L’esplosione d’interesse fu in parte preparata dal poeta August Kopisch, che visitò la Grotta Azzurra nel 1826 e ne parlò al mondo.

Via Krupp

Isola di Capri storia antiche rovine dalla preistoria a oggi
Via Krupp

Isola di Capri storia antiche rovine. Nel 1898, l’industriale tedesco Friedrich Alfred Krupp arrivò a Capri. Per due anni, dal 1900 al 1902, con i suoi soldi, fu costruita un’incredibile serpentina di montagna dal monastero di San Giacomo al porto di Marina Piccola. Ora questa strada si chiama Via Krupp.

Cristina Giordano
Cristina Giordanohttps://appuntisulblog.it/
Ciao a tutti, sono Cristina Giordano, una blogger che si occupa di moda, viaggi, tecnologia, alimentazione e benessere.

4 Commenti

Sottoscrivi
Notificami
4 Commenti
Feedback in linea
Visualizza tutti i commenti
Zelda

Meravigliosa Capri, non ci sono ancora stata ma sarebbe bello visitarla anche da questo punto di vista.

daniela64

E \’ da quando ho visto il film Caspri che desidero visitare questa città , grazie per questo bellissimo reportage. Un saluto, Daniela.

Rosaria Reccia

stupenda l\’isola di capri da molto tempo che non vado di sicuro ci ritornero\’ presto molto interessante la sua storia grazie

Rita

Un posto molto meraviglioso che però non ho avuto ancora la fortuna di visitare! Spero di andarci al più presto!

Articoli Correlati

Parco regionale Monti Picentini cosa vedere

Immerso nel cuore della splendida regione italiana della Campania, il Parco Regionale Monti Picentini cosa vedere di un...

Parco archeologico di Cuma: 6 attrazioni

Parco archeologico di Cuma: 6 attrazioni

Cose da vedere in 2 ore ad Ischia: il Castello Aragonese

Castello Aragonese Ischia da vedere in 2 ore, un castello medievale nel comune di Ischia Ponte, su un...

San Gerardo Maiella protettore dei bambini

San Gerardo Maiella protettore dei bambini nacque il 9 aprile 1726 a Muro Lucano (comune nel territorio della...
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.

Non puoi copiare il contenuto di questa pagina