San Gerardo Maiella protettore dei bambini nacque il 9 aprile 1726 a Muro Lucano (comune nel territorio della provincia di Potenza, regione Basilicata) da una famiglia povera in Italia.
Il santo protettore dei bambini era il più giovane di cinque figli, suo padre era un sarto. Fin dall’infanzia fu favorito di grazie eccezionali. All’età di otto anni trovò la sua gioia solo nel tabernacolo, immerso in profonde preghiere, si dimenticò perfino di mangiare.
Un religioso canonizzato nel 1904 che, fin dall’infanzia, era molto religioso.
Suo padre morì quando aveva dodici anni e Gerardo fu affidato a un sarto. Dopo quattro anni di apprendistato, divenne servitore di monsignor Claudio Albini, vescovo di Lacedonia che lo sottopose a diversi castighi che sopportò per amore di Cristo. Gerardo viveva immerso in Dio, quasi senza mangiare, e già compiva miracoli sorprendenti.
Sentendo una profonda chiamata alla vita ecclesiale, Gerardo si presentò al convento dei Cappuccini della sua città, dove venne rifiutato a causa della sua fragile salute.
Non scoraggiato, nel 1748, all’età di ventitré anni, entrò nella congregazione del San Redentore, fondata nel 1732 da sant’Alfonso dei Liguori nella chiesa del monastero di Nocera dei Pagani – l’attuale Pagani.
Nel 1748 un gruppo di monaci della Congregazione del Salvatore visitò Muro Lucano. Nonostante i monaci si opposero a portarlo con loro e sua madre lo chiuse in casa, Gerardo persistette e partì con i monaci per entrare nel loro monastero, lasciando un biglietto a sua madre:
Nel monastero, il giovane intraprese qualsiasi lavoro. Era modesto e pio, anche se cercarono di accusarlo in relazione a un novizio. Gerardo sopportò fermamente la punizione che gli era stata inflitta, sperando nel Supremo Intercessore. Gli accusatori si pentirono della loro falsa denuncia e l’accusa fu ritirata.
San Gerardo Maiella protettore dei bambini
La vita di San Gerardo Maiella protettore dei bambini, secondo la leggenda, fu piena di miracoli. Fin dall’infanzia il santo guarì i malati, salvò una barca da pesca durante una tempesta, che non poteva attraccare alla riva, e compì altri miracoli. La vita di Gerardo fu breve. La salute fragile, il superlavoro, il rigido clima montano provocarono il consumo. Il santo morì nel monastero di Materdomini.
Storia del Santuario di San Gerardo Maiella
Il Santuario è situato su un sito che risale a molto prima della consacrazione a San Gerardo. È stato teatro di apparizioni mariane fin dal Medioevo, con la Vergine Maria che apparve ai pastori in due occasioni attraverso i rami di un albero di sambuco.
Il primo santuario a Materdomini risale al 1200 fu edificato ad un’altitudine di 595 m s.l.m., sul territorio del moderno comune di Caposele (provincia di Avellino, circa 75 km a est di Salerno).
- Secondo una versione, i pastori locali trovarono un’immagine miracolosa e costruirono un santuario.
- Secondo un’altra versione, la stessa Madre di Dio apparve ai contadini locali, chiedendo loro di costruire un santuario in suo onore.
Inizialmente venne costruita solo una piccola cappella, poi sostituita da una chiesa per accogliere il crescente numero di pellegrini, progettata dall’architetto Giuseppe Rubino in stile architettura classica.
Nel 1748, su iniziativa di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori costruì un collegio redentorista accanto alla chiesa dove morì san Gerardo Maiella il 16 ottobre 1755. La tomba del santo venne sepolta nella chiesa Mater Domini, ma i pellegrinaggi continuarono ad aumentare, tanto che nel 1974 si dovette costruire un’altra chiesa accanto alla precedente, la Chiesa del Salvatore, alta più di 46 metri.
La nuova basilica di San Gerardo Maiella protettore dei bambini, è costruita in stile moderno: struttura in ferro e cemento; visiera sul tetto arrotondata, più associata allo stadio; tetto a padiglione a forma di semicono irregolare; disposizione interna insolita. All’interno, la parte dell’altare della nuova basilica è decorata con opere d’arte moderna. Anche la nuova basilica venne danneggiata dal terremoto del 1980, ma fu poi ricostruita.
Dell’antico santuario di San Gerardo Maiella protettore dei bambini, si è conservato un altare dove pregava San Gerardo nel XVIII secolo. Anche la statua del santo non è stata danneggiata dal terremoto. Le vetrate del tempio furono restaurate. Nella navata destra si trova la cappella di San Gerardo dove sono accese sempre 29 lampade (il numero degli anni vissuti dal santo).
Negli anni ’50 del XX secolo la vecchia basilica di San Gerardo Maiella protettore dei bambini, non accoglieva più tutti i fedeli. Nel 1960 fu posata la prima pietra della nuova basilica, progettata dall’architetto Giuseppe Rubino.
San Gerardo Maiella quando si festeggia
Il 16 ottobre si celebra la memoria di San Gerardo Maiella, padre dei poveri, l’apostolo della Valle del Sele, come lo chiamano i suoi seguaci, un religioso vissuto nel XVIII secolo, considerato il protettore delle future mamme, delle mamme e dei bambini grazie ai suoi miracoli. Dopo una breve ma intensa vita religiosa, Gerardo Maiella morì di tubercolosi il 16 ottobre 1755, a soli 29 anni.
San Gerardo Maiella protettore delle mamme e dei bambini fu beatificato nel 1893 da Leone XIII e canonizzato da Pio X nel 1904.
Cosa vedere nel Santuario
Stanza del Santo. Nelle sale adiacente alla chiesa è presente anche la ricostruzione della piccola cella dove visse il santo arredata con un grande crocifisso, un lettino, i resti di un clavicembalo e una scrivania su cui poggia un teschio, elemento che ogni missionario redentorista doveva avere nella sua stanza come ricordo della caducità della vita.
Sul teschio c’è la scritta “Ricorda semper” (Ricordati sempre), e sulla porta della cella San Gerardo fece scrivere in maiuscolo: “Qui fai la volontà di Dio, come Dio vuole e finché gli piace.
Sala dei fiocchi. Il Santuario di San Gerardo Maiella a Materdomini, in provincia di Avellino, è meta ancora oggi di migliaia di pellegrini, soprattutto giovani mamme, puerpere e neo mamme, che lasciano le loro offerte nella Sala dei fiocchi in segno di gratitudine per la protezione del santo, che è completamente ricoperto di nastri rosa e azzurri.
Museo Gerardino: Esiste anche un piccolo museo, il Museo Gerardino, composto da sole due sale e che ospita dipinti che raccontano la storia di San Gerardo, oltre a numerosi ex voto dei suoi devoti.
Sala dei Presepi. Nel seminterrato della nuova chiesa c’è una sezione con presepi provenienti da tutto il mondo, alcuni piccoli altri molto grandi e dettagliati.
Pozzo di Gerardo. Accanto al santuario di San Gerardo Maiella protettore dei bambini, è presente un pozzo-cisterna (1600 circa), divenuto poi noto in onore del santo come pozzo di Gerardo.
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Come arrivare al Santuario di San Gerardo Maiella
- Indirizzo: Via Santuario Materdomini, 27, 83040 Materdomini AV
- Stile architettonico: Neoclassica
- Località: Materdomini (Caposele)
- Regione: Campania
Qui finisce il mio viaggio al Santuario di San Gerardo Maiella, protettore dei bambini, in provincia di Avellino. Spero sei interessato ad altri luoghi della Campania e Viaggi.