L’Arco di Costantino fu voluto dall’imperatore Costantino, che porta il suo nome, nel 315 d.C., per magnificare le sue gesta e tramandarla ai posteri, in special modo la sua vittoria del 312 d.C a Ponte Milvio, contro il suo più acerrimopretendente al potere imperiale, Massenzio Pagan, avvenuto nella stessa Roma.
Avendo la famiglia a Roma, me ne vado spesso in giro tra i suoi magnifici monumenti e, incuriosita, leggo le sue notizie storiche. Gli imperatori e re di tutto il mondo, in ogni epoca, hanno sempre avuto l’idea di circondarsi di imponenti edifici per celebrare le loro vittorie militari o semplicemente lasciare una traccia di se stesso.
L’Arco di Costantino, imponente edificio commemorativo romano
In particolar modo avvenne agli imperatori romani che si consideravano degli Dei che basavano il loro potere, sul culto della propria personalità.
L’Arco di Costantino, con la sua mole imponente di 21 m d’altezza e 26 di larghezza, si erge nel centro di Roma, a breve distanza dal Colosseo, andando in direzione dei Fori Imperiali.
L’imperatore Costantino raggiunge la sua vittoria, secondo la tradizione cristiana, dopo aver fatto un sogno rivelatore, la notte prima della battaglia, quando vide stampata nel cielo le iniziali del suo nome e una croce cristiana.
La vittoria che conseguì il giorno seguente, lo portò alla sua conversione verso il cristianesimo, che fece dichiarare come la religione di Stato, con la conseguenza che mise fine alle persecuzioni dei cristiani.
Quest’episodio segnò l’inizio di un cambiamento radicale per l’intera Europa,dove l’arco di Costantino diventa la sua precisa testimonianza.
La costruzione di quest’arco si può considerare l’emblema della vittoria del cristianesimo, più di quella conseguita da Costantino.
L’arco di Costantino è composto da un grande arco centrale e due archi minori laterali, la battaglia di Costantino avvenuto sul ponte Milvio, è raffigurata sull’arco di destra.
Si possono vedere bellissime immagini scolpite su pannelli e medaglioni, che narrano le vittorie, mentre quelle con le divinità fluviali e il tramonto del sole, non sono di eccelsa qualità.
Le rappresentazioni a rilievi furono prelevate da antichi monumenti di Adriano, Traiano e Marco Aurelio. Al centro dell’arco, si può leggere una scritta, dedicata all’imperatore dal Senato, “instinctu mentis divinitatis” (“per ispirazione divina”) che voleva celebrare una vittoria in generale, senza mettersi contro alla cultura romana e alla religione cristiana.
La traduzione dal latino fa capire come l’imperatore Costantino sia stato un restauratore dello Stato romano. “_Per l’imperatore Costantino dal Senato e il Popolo Romano.
Dal momento che, per ispirazione divina e grande saggezza ha consegnato lo stato e il tiranno e il suo partito dal suo esercito e stemmi gentilizi, [noi], dedichiamo questo arco, decorato con le insegne trionfali_ ” Per la costruzione dell’arco furono impiegate anche otto colonne monolitiche di marmo provenienti da una provincia romana del Medio Oriente, la Numidia, in Egitto.
Se passate per Roma, passateci accanto..ve lo consiglio davvero….