Certosa di Padula e dintorni: Velia

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Certosa di Padula e dintorni: Velia. Un enorme monastero certosino situato nella città di Padula nel Parco Nazionale del Cilento in Campania. Nei dintorni siti storici come Velia e grotte carsiche. Un giro nel profondo del Parco del Cilento, ci sono molte cose interessanti lì: la pianura del Vallo di Diano dove una volta al suo posto c’era un lago gigante, dal quale non è rimasta traccia. 

Monumenti culturali unici di rilevanza mondiale: Velia, il Monastero di Certosa di San Lorenzo a Padula e le Grotte di Pertosa, la cui età ammonta a più di 35 milioni di anni, il vecchio abbandonato borgo di Roscigno, dove ora vive solo un residente, il guardiano della città. 

Certosa di Padula e dintorni: Velia

Certosa di Padula e dintorni: Velia
Facciata della Certosa di San Lorenzo di Padula, Padula, Campania, Italy

La Certosa di Padula, conosciuta anche come Certosa di San Lorenzo di Padula, è di certo uno dei posti più belli della provincia di Salerno. Inclusa nella lista dei siti del patrimonio culturale mondiale dell’UNESCO nel 1998, la Certosa di Padula è la seconda Certosa più grande d’Italia dopo quella di Pavia. La sua costruzione durò circa 450 anni, ma i suoi edifici principali sono realizzati in stile barocco. 

La superficie totale del monastero con 350 stanze e sale è di circa 51,5 mila metri quadrati, di cui 15.000 impegnati solo dal chiostro, tra i più grandi del mondo.

Vieni a conoscere la Certosa di Padula e dintorni, Velia, Grotte di Pertosa e Castelcivita, e altri luoghi della Costiera Cilentana da visitare.

La Certosa di Padula

Certosa di Padula e dintorni: Velia
Certosa di San Lorenzo di Padula, Padula, Campania, Italia

La Certosa di Padula fu fondata da Tommaso di San Severino nell’aprile del 1306 sul sito di un monastero più antico, morto martire durante la persecuzione dei cristiani da parte dell’imperatore romano Valeriano nel 258.

Molti personaggi illustri vennero a visitare l’abbazia in pellegrinaggio nel corso della sua lunga storia, incluso l’imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V, che si fermò alla Certosa con il suo esercito mentre tornava dalla conquista della Tunisia nel 1535. Secondo alcuni resoconti, durante la visita fu preparata una frittata gigante composta da più di 1.000 uova.

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Certosa di Padula e dintorni: Velia
Certosa di San Lorenzo di Padula, Padula, Campania, Italy

Il complesso religioso porta il nome di San Lorenzo e la sua struttura, presumibilmente, ricorda architettonicamente una bistecchiera sulla quale il santo fu arso vivo. Dopo numerose aggiunte strutturali, l’abbazia fu soppressa nel 1807, anno in cui fu soppresso l’Ordine dei Certosini. Molte delle opere d’arte furono prelevate dalla Certosa che doveva diventare una caserma. Fu invece abbandonato e utilizzato saltuariamente come avamposto militare, e successivamente come campo di concentramento, durante entrambe le guerre mondiali. 

Certosa di Padula e dintorni: Velia
Certosa di Padula – Patio

Il chiostro del monastero con una superficie totale di 12mila metri quadrati è considerato il più grande del mondo – è circondato da 84 colonne. La famosa scala a chiocciola in marmo bianco conduce a un’enorme biblioteca.

Certosa di Padula e dintorni: Velia
Scala in marmo della Certosa di Padula

Secondo i rigidi canoni cartesiani, la Certosa dispone di stanze separate per la contemplazione e la preghiera e per il lavoro. Da un lato, c’è un chiostro, una biblioteca con pavimenti in ceramica di Vietri sul Mare, serre conventuali e cappelle decorate con pregevoli intarsi marmorei, considerati uno dei più belli, creato nel XVIII secolo. 

Dall’altro lato c’è una grande cucina, cantine con fermentini per il vino, lavanderie e un cortile esorbitante dove i monaci lavoravano in stalle, magazzini e un frantoio. Nel cortile si svolgeva anche il commercio tra il monastero e il mondo esterno.

Certosa di Padula e dintorni: Velia
Certosa di Padula – porticato

Oggi l’edificio della Certosa di Padula ospita anche il Museo Archeologico della Lucania Occidentale con una raccolta di reperti provenienti dalle necropoli di Sala Consilina e Padula, rappresentanti un periodo che va dalla preistoria all’età ellenistica. Il museo fa conoscere ai visitatori la storia di questi luoghi dall’antichità all’era ellenistica.

Alcune di queste sale sono state utilizzate come ambientazione del film fiabesco “Più che un miracolo” (1967) con Sophia Loren e Omar Sharif.

Come raggiungere la Certosa di Padula?

Uscendo al casello di Padula-Buonabitacolo sull’autostrada A3 SA/RC, bisogna proseguire per la SS 19 a 3 km dal bivio di Padula. A Padula non c’è la stazione ferroviaria, ma è possibile scendere a Battipaglia o a Sapri e da lì prendere uno degli autobus sostitutivi messi a disposizione da Trenitalia.

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Padula

La nascita di Padula risale al IX-X secolo, oggi un luogo tranquillo ma un tempo faceva parte dei più potenti possedimenti feudali del Regno di Napoli. Qui, tra le ripide montagne del Cilento, sono passati e hanno lasciato il segno antichi imperi.

Certosa di Padula e dintorni: Velia
Padula

L’antico abitato fu abitato per la prima volta dalla tribù dei Lucani ed era situato in una zona più alta e meridionale rispetto a quella attuale, chiamata Civita, dove gli scavi hanno dimostrato che questa terra era popolata fin dal XII secolo a.C. I Greci si trasferirono poi quando le colonie si stabilirono con l’espansione e la fioritura della Magna Grecia. 

Padula era strettamente legata a Paestum e Velia. Fu rilevata dai Romani che ampliarono le reti e le strade della zona. Successivamente vi si trasferirono i monaci basiliani. 

Padula fu distrutta dalle incursioni saracene ma ripopolata. Divenne un centro di splendore medievale sotto i Sanseverino, che ne ricevettero l’autorità dal re Carlo II nel 1296. Essi dominarono per secoli il territorio, arricchendo Padula di palazzi, piazze, un ospedale, abitazioni per operai, chiese ed edifici civili. Hanno incoraggiato gli ordini monastici a stabilirsi, che hanno portato gli agostiniani e i francescani. 

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Incastonata in una valle verdeggiante nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Padula si trova tra le montagne e il Mar Mediterraneo. Altri luoghi importanti sono l’eremo di San Michele alle Grottelle, un rustico specchio rupestre, e il Battistero di San Giovanni in Fonte, un complesso paleocristiano che ospitava una vasca battesimale alimentata da una sorgente naturale. Rappresenta la più antica testimonianza del cristianesimo nella provincia di Salerno, ed è tra i più antichi battisteri del mondo.

La città ha dato i natali a Joe Petrosino, un agente di polizia dedito a sedare la “mano nera” della mafia italo-americana a New York. C’è un museo in suo onore nel suo luogo di nascita e casa d’infanzia.

Una festa divertente è la Frittata delle 1000 Uova. La festa di Ferragosto è un tripudio medievale di costumi, artigianato e spettacoli che culmina nella frittata gigante, gustosa rievocazione di un evento celebrativo della storia cittadina che nel Medioevo lodava Carlo V al suo ritorno dalla Tunisia. Oggi è un modo divertente per trascorrere una giornata e dare un’occhiata al Vecchio Mondo attraverso i suoi sapori e profumi!

Velia – Parco Archeologico di Velia

Velia/Elea è un sito archeologico del Cilento in Campania, fondato da coloni focei, situata sul territorio del moderno comune di Ascea in provincia di Salerno. La città fu fondata intorno al 538-535 a.C. dagli antichi greci che arrivarono sulla penisola appenninica da Focea (l’odierna Turchia), catturati dai persiani. Elea era conosciuta come la città natale dei filosofi Parmenide e Zenone di Elea, nonché per la sua scuola filosofica di Elea, i cui studenti sviluppavano domande sull’essere.

Certosa di Padula e dintorni: Velia
Scavi di Velia

È interessante notare che la città non fu conquistata dai Lucani, ma divenne parte dell’Impero Romano nel 273 a.C. Nel medioevo il sito dell’antica acropoli di Elea, situata sul promontorio, fu ribattezzato Castellammare della Broca.

L’attrazione di Velia sono le rovine della città antica, frammenti della cinta muraria con tracce di porte e diverse torri con una lunghezza totale di oltre tre miglia. Queste mura appartengono a tre epoche diverse, mentre sono state costruite dalla stessa pietra calcarea cristallina locale. Si conservano anche le cisterne per la raccolta dell’acqua piovana e le rovine di diversi edifici.

Il sito archeologico di Velia è inserito nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. L’area del Parco Archeologico di Velia comprende tre nuclei: la città antica, che è la regione meridionale, il distretto settentrionale (termina con due porti), e l’acropoli. All’interno delle mura dell’acropoli, si possono vedere alcuni edifici di epoca ellenistica e imperiale, le terme romane dell’imperatore Adriano, edifici pubblici, tra cui una scuola medica, un palazzetto dello sport e una cappella del culto imperiale.

Parco Archeologico di Velia – Cantieri aperti online

Ci sono anche i resti di un teatro costruito durante l’Impero Romano sulle rovine di un altro tempio più antico, forse dedicato ad Atena, e una grande torre parzialmente distrutta del castello normanno medievale. A Velia è inoltre possibile vedere la famosa Porta Rosa, unico esempio di porta con volta a tutto sesto tra tutte le città della Magna Grecia, conservata in ottimo stato di conservazione.

Dove si trova Velia?

Velia si trova a ridosso della costa del Mar Tirreno in una zona collinare prossima a Marina di Casalvelino e Marina di Ascea. Una vicina strada collega Agropoli e la Riviera Cilentana. La popolazione della città vive prevalentemente nella pianura in riva al mare, oltre che nelle regioni collinari di Enotria, Bosco e Scrifo.

Cristina Giordano
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Ciao a tutti, sono Cristina Giordano, una blogger che si occupa di moda, viaggi, tecnologia, alimentazione e benessere.
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