Un’oasi di natura incontaminata nell’Alto Lazio tra boschi, laghi e borghi medievali.
Il Parco dei Monti Cimini nell’Alto Lazio ha un’estensione di quasi 14.000 ettari, in gran parte ricoperti di boschi, un lago vulcanico, quello di Vico, già riserva naturale regionale dal 1982, e alcuni tra i centri storici più suggestivi dell’Alto Lazio. Il Parco naturale ha come massima altitudine il Monte Cimino (Faggeta) a circa 1050 slm.
Parco dei Monti Cimini e il peperino nell’Alto Lazio

Il Parco naturale fu concepito per avere carattere provinciale e interessa i centri ricadenti nella comunità montana dei Cimini a cui si aggiungono Capranica, Carbognano e Vallerano. Il Parco è scaturito dall’esistenza della Riserva del Lago di Vico e come una reale opportunità di valorizzare le molte risorse presenti. Il settore che ne beneficia è quello del turismo culturale e naturalistico.
Il magico Parco dei Monti Cimini
Il Parco dei Monti Cimini si estende da Viterbo fino a Civita Castellana, oltrepassando il lago di Vico e comprende una vasta area naturale dalle bellezze paesaggistiche mozzafiato. Il parco, istituito nel 1992, è una vera e propria oasi di pace, un luogo incontaminato in cui la natura ha il sopravvento.
Una varietà di habitat
La ricchezza di habitat che caratterizzano il Parco dei Monti Cimini è unica: il parco comprende boschi di faggio e di castagno, boschi di querce, prati, macchie di leccio, incontaminate foreste a conifere, e paludi. La varietà della flora del parco è davvero unica, e comprende oltre 1.500 specie vegetali, tra cui oltre 160 specie di piante rare e minacciate.
Una destinazione ideale per gli amanti della natura
Il Parco dei Monti Cimini è una destinazione ideale per chi ama la natura e vuole trascorrere un po’ di tempo immerso nella bellezza della natura incontaminata. Si possono intraprendere diverse escursioni all’interno del parco, tra cui la visita del Monte Cimino
5 Borghi nel Parco dei Monti Cimini

Il comprensorio del Parco naturale dei Monti Cimini appartiene alla provincia di Viterbo compresa tra i comuni di Soriano nel Cimino, Ronciglione, Caprarola, Canepina e San Martino al Cimino (frazione di Viterbo). Sulle pendici di Monte Venere è stata accertata la presenza di un abitato preistorico (dell’Età del Bronzo), e un sito del Neolitico che aveva una destinazione a luogo di culto.
L’origine dei Monti Cimini e il peperino viterbese: pietra locale

I Monti Cimini si sono originati per l’attività vulcanica di due complessi vulcani adiacenti, ma di epoche diverse: il vulcano Cimino, le cui manifestazioni si fanno risalire a circa 135 milioni di anni fa e che hanno prodotto il peperino viterbese e il peperino delle alture. Una roccia magmatica, tipica delle zone di Vitorchiano e Soriano nel Cimino, in provincia di Viterbo, materiali usati come pietre da costruzione dalle popolazioni locali, e il vulcano di Vico, la cui attività più antica risale a circa 900.000 anni fa.
Tufo rosso: la vulcanite vicana
La vulcanite vicana più nota è il tufo rosso a scorie nere, una pietra con matrice rossastra e inclusioni di pomici nere, facilmente lavorabile e anche’essa molto usata nell’edilizia locale. È stato proprio lo sprofondamento della camera magmatica del vulcano a generare la depressione che sarà colmata dalle acque dell’omonimo lago nel Parco dei Monti Cimini.
La fauna del Parco: Una fauna ricca e varia
Il Parco dei Monti Cimini è un paradiso per gli animali, che trovano qui un habitat ideale in cui vivere. Si possono infatti ammirare diverse specie di mammiferi, come la volpe, il gatto selvatico, il lupo, la martora, e il cervo, ma anche molti altri animali come l’aquila reale, la civetta, la gufo e il falco. Inoltre, il parco è anche una destinazione ideale per gli amanti degli uccelli, come il picchio, il tordo, il gallo cedrone e il falco pellegrino.
La fauna del Parco è quella tipica del sub appennino ed è ben rappresentata, come in tutto il comprensorio dei Monti Cimini. Molti diffusi nel Parco dei Monti Cimini i cinghiali mentre, tra gli insettivori, troviamo il riccio che si avvista di frequente di notte, momento in cui non è difficile incontrare anche qualche volpe. Troviamo poi istrici, donnole, martore, faine. Sembra ormai accertata la presenza del gatto selvatico, mentre è incerta la frequenza del lupo, segnalato l’ultima volta nei pressi di Soriano del Cimino nel 1965.
La faggeta di Soriano del Cimino
Questi monti erano noti fino dal tempo degli Etruschi per la maestosità delle loro foreste. Di questa “orrida sylva cimina“, rimangono ancora oggi lembi estesi e di alto valore ambientale. La formazione più imponente è quella della faggeta di Soriano del Cimino, una foresta d’alto fusto con alberi secolari pressoché coetanei che formano una volta quasi impenetrabile alla luce.
Nel Parco dei Monti Cimini sono belli da attraversare quelle faggete che ricoprono i rilievi attorno alla caldera del Lago di Vico e cioè quella di Monte Fogliano e di Monte Venere. Quì il faggio riesce a prosperare al di sotto del suo limite naturale (800-900 metri), grazie alle favorevoli condizioni ecologiche.
Accanto alle formazioni vegetazionali naturali costituiscono una nota tipica del paesaggio dei Cimini i maestosi castagneti che occupano aree estese alle quote più elevate. Le zone più pianeggianti alle pendici dei rilievi, soprattutto attorno al Lago di Vico, sono invece coltivate a nocciole. Ancora più in basso, nelle località più soleggiate e riparate del Parco dei Monti Cimini, gli uliveti e i vigneti danno al paesaggio una nota mediterranea.
Meraviglioso! Quando scenderò in queste zone seguirò la tua guida.
Sono zone che non conosco bene, ma dalla descrizione sono sicuramente interessanti da scoprire, grazie!
Non conosco queati posti, ma credo che i parchi naturali vadano sempre valorizzati ed apprezzati. Il lazio ne offre molti e devo assolutamente tornarci
Una bella scoperta, sono zone che non ho mai visitato. Sono rimasta sorpresa dal peperino, pensavo fosse un cibo piccante, non una pietra
Anche qui abbiamo una pietra tipica, diversa se vai ad Edimburgo, Glasgow o Aberdeen 🙂 Lo trovo figo e caratteristico!
Un posto magnifico in mezzo alla natura, bella questa pietra .chissà prima o poi ci farò un salto
Non conoscevo questa riserva naturale anche perché abitiamo abbastanza lontani ma dalla tua descrizione sembra davvero un posto da visitare.
Io non conosco queste zone, ma mia suocera ogni anno fa un viaggio in quella zona e mi ha confermato che è stupenda!
Una nuova e bellissima scoperta che invita ad una visita. Spero di riuscire ad andarci.
Non conoscevo questo posto, sarà che sono molto lontana. Ma quanto sono belli quei faggeti con le foglie autunnali!
davvero interessante questa riserva naturale non la conoscevo e sinceramente me la segno per quando verrò da quelle parti
Sai che non conoscevo questa riserva naturale? Eppure vivo a Gaeta, anche se é nel basso Lazio. Dobbiamo assolutamente dedicare un week end alla scoperta della zona del viterbese, e a questa deliziosa area naturale.