Siamo abituati a vederli sotto le luci della ribalta e in mezzo al campo a rappresentare e tenere alto l’onore della nostra squadra preferita. Dai fuoriclasse ai giocatori che non saranno fortissimi, ma ci mettono anima e cuore pur di dare il loro contributo per portare il club al trionfo.
Cosa fa un calciatore nella sua vita privata? Ovviamente, quelli che conosciamo meglio sono i calciatori che giocano regolarmente in Serie A, nei massimi campionati europei o nelle competizioni continentali, provando a fare della squadra di appartenenza la favorita assoluta ogni anno nelle quote Champions League, piuttosto che in quelle per la Premier League e via dicendo.
Cosa fa un calciatore nella sua vita privata?
Fans, merchandising, sponsor, eventi, partite e vita mondana. Questo solitamente è il davanti della vita di un calciatore, che sembra non poter godere mai di un momento per sé, per la sua vera intimità. Ma c’è anche quello che qualcuno definirebbe, usando un’espressione molto nota soprattutto agli amanti dei Pink Floyd, “the dark side of the moon”, ossia il rovescio della medaglia.
Perché prima ancora di essere tali, i calciatori sono persone esattamente uguali a noi, che hanno una propria vita privata e amano godersela al meglio, lontano dagli occhi indiscreti dei paparazzi e dalle folle urlanti di ammiratori. Ma cosa fa, allora, un giocatore quando non è sul campo di allenamento o allo stadio? Proviamo a capirlo nelle prossime righe.
Le vacanze di un calciatore
Premessa, quello che stiamo per dire non riguarda proprio tutti i giocatori al mondo, specialmente se appartengono alle serie professionistiche minori o a quelle dilettantistiche, laddove gli stipendi e gli ingaggi risultano esponenzialmente più bassi. In media, però, un calciatore di una certa fama e di grande talento ama, proprio come tutte le persone di questo mondo, godersi un momento di libertà in una vacanza con la propria famiglia, qualora la abbia, o con gli amici di una vita.
Dove?
Se possibile in località del mondo lontane da occhi indiscreti, come le città dell’Arabia Saudita ad esempio, oppure Dubai, Sharm El Sheik e via discorrendo. Certo è, che la soluzione preferita dai calciatori, specialmente d’estate, è quella dell’affitto di uno yacht privato, con il quale poter visitare le località balneari più belle al mondo, in Italia e non solo.
Poi se la barca è addirittura di proprietà, l’esperienza si fa ancora più interessante. Si pensi alle recenti vacanze di Cristiano Ronaldo, che ha lambito praticamente tutta la Costa Smeralda con il suo yacht privato con la moglie Georgina e i figli, lontano da paparazzi e fan dell’ultimo minuto. Ma non mancano le eccezioni.
Tra queste c’è il romanista Paulo Dybala, che prima di tornare ad allenarsi a Trigoria in vista della prossima stagione, si è goduto qualche giorno a New York in compagnia della compagna. In questo caso, il luogo non era poi così privato, ma si sa che negli Stati Uniti i calciatori che giocano in Serie A possono anche riuscire a passare inosservati tra la gente.
Videogames che passione
Mai dire che i calciatori smettano di esserlo del tutto una volta giunti a casa. In molti, infatti, amano trascorrere il tempo nella propria abitazione continuando ad allenarsi anche dopo la giornata passata al centro sportivo. Altri ancora, poi, hanno a disposizione un giardino abbastanza grande per poterci giocare a pallone con figli e amici. Ma la vera grande e recente passione dei giocatori di tutto il mondo è continuare a fare il calciatore, seppur in modalità virtuale.
Come?
Giocando a videogiochi sportivi come FIFA o PES. Sono memorabili alcuni video che ritraggono il capitano della Lazio, Ciro Immobile, intento a rilassarsi con il controller in mano, mentre la compagna lo riprende con il telefono anche lamentandosi un pochino con l’attaccante. Non sono rare nemmeno le videochat di gruppo, durante le quali molti calciatori di una medesima squadra, o amici tra di loro a prescindere dai colori, si collegano via internet tramite Xbox o Playstation per dare vita a dei lunghissimi tornei, con tanto di sfottò, dirette su piattaforme come Twitch ed eventuali scommesse da pagare.
Mangiare sì, ma con raziocinio
Un calciatore non può mai staccare la spina anche quando è all’interno della propria abitazione. Questo significa che, fintanto che è in attività, il giocatore deve continuare a seguire anche una certa alimentazione per evitare di ingrassare o perdere massa muscolare nel corso del tempo. Raccontava un aneddoto interessante, ad esempio, Francesco Totti, il quale si contava i maccheroni nel piatto ad ogni pranzo, da consumare rigorosamente in bianco.
Poi, ci sono quei giocatori che hanno deciso di seguire, a prescindere dall’attività fisica, una dieta vegana, come nel caso di Chris Smalling o Serge Gnabry. Anche quando vanno al ristorante o si concedono una serata in discoteca, i calciatori devono cercare di evitare gli stravizi in termini di cibo e alcol, così da mantenere la loro forma fisica assolutamente perfetta per il prosieguo della carriera.
Serate tra amici o in discoteca
Per quanto gli allenatori gradirebbero il rispetto di una vita ligia da parte di tutti durante il corso della stagione, alcuni calciatori, specialmente quelli più giovani, amano gordersi alcune serate fuori casa, andando a ballare o partecipando ad eventi privati organizzati da amici o da compagni di squadra. Basti pensare a Nainggolan, Zaniolo, Nico Gonzales o Igor, che hanno dato adito alla propria voglia di scatenarsi più volte nel corso della loro carriera, salvo farsi trovare, poi, sempre piuttosto pronti per tornare ad allenarsi o a giocare la domenica.
Passione auto
Infine, un altro punto condiviso da molti calciatori è la possibilità e la voglia di possedere più di un’auto e, possibilmente, di diverso genere: da quelle performanti ad alta cilindrata e prezzo altissimo, come una Ferrari, una Lamborghini e via discorrendo, passando per quelle di “media” categoria (Range Rover, Jeep ecc…) e arrivando a quelle di bassa caratura. Tra queste svettano Smart e, udite udite, la Panda della Fiat. Ma non quella di ultima generazione, bensì l’originale del 1980, con carrozzeria pesante in ferro e motore praticamente indistruttibile.
Non è un caso che i vari Arturo Vidal, Yannick Carrasco e l’allenatore del Napoli Campione d’Italia, Luciano Spalletti, si siano presentati più volte al centro sportivo di appartenenza guidando il gioiellino della FIAT.
