Ecco una panoramica degli stili dei portoni a Ravello, che spaziano dal sacro medievale al rustico tradizionale:
Stili dei portoni a Ravello dal medioevo al rustico

Ravello, l’incantevole gioiello della Costiera Amalfitana, vanta una sorprendente varietà di stili di porte che ne raccontano splendidamente l’evoluzione architettonica dal periodo medievale al fascino rustico!
In epoca medievale, questi ingressi erano robusti e fortificati, ornati da intricati intagli che riflettevano il ricco patrimonio artigianale della città. Con l’avanzare del Rinascimento, i portoni si trasformarono, sfoggiando linee fluide ed eleganti decorazioni che rispecchiavano la fioritura artistica dell’epoca.
Facciamo un salto in avanti fino agli stili rustici emersi negli ultimi secoli; qui troverete porte realizzate in legno stagionato, che emanano calore e un’atmosfera senza tempo. Cammina lungo le viuzze meno turistiche, come quelle che portano a Villa Amore o nei pressi del Convento di San Francesco: lì troverai portoni antichi autentici, con muschio sulle soglie, chiavi arrugginite, e spesso fiori appesi sopra l’ingresso.
Cosa sono i portoni?
I portoni sono grandi porte d’ingresso, solitamente in legno o metallo, che chiudono l’accesso principale a edifici come case, palazzi, chiese o strutture rurali. Rispetto alle normali porte, si distinguono per le loro dimensioni maggiori, la robustezza e spesso anche per un valore estetico o simbolico.
Funzioni principali dei portoni
- Protezione: delimitano l’ingresso, proteggendo l’edificio da intrusioni e intemperie.
- Rappresentanza: nei palazzi nobiliari o negli edifici religiosi, indicano il prestigio della famiglia o della funzione dell’edificio.
- Separazione degli spazi: dividono l’interno dall’esterno, e spesso danno accesso a cortili, androni o atri.
Tipologie di portoni
- Civili: nei palazzi storici o edifici urbani, decorati con archi, stemmi o borchie.
- Religiosi: monumentali, spesso in bronzo o con bassorilievi scolpiti (es. portone del Duomo di Ravello).
- Rurali: semplici, in legno grezzo, pensati per la funzionalità più che per l’estetica.
1. Portale bronzeo del Duomo di Ravello (1179)

Il Portale bronzeo del Duomo di Ravello, realizzato nel 1179, è un punto di riferimento della città. Lo stile fonde influenze romaniche, bizantine e islamiche, visibili nelle cornici fitomorfe e composizione gerarchica. Ecco cosa vedere e scoprire quando ti avvicini a questa straordinaria opera:
Caratteristiche principali:
- Materiale e realizzazione:
- È uno dei pochi esempi di porta in bronzo dell’Italia meridionale.
- Barisano da Trani, il maestro dell’opera, ha lavorato con una tecnica di alto-basso rilievo, con una superficie ricca di dettagli e simbolismi.
- Composizione iconografica:
- Il portale è diviso in 80 formelle e scene che raccontano storie bibliche, vita di Cristo e divinità pagane.
- Tra le figure sacre: Madonna con il Bambino, la Creazione del Mondo, e la Pietà. C’è anche un’iconografia relativa alla Passione di Cristo.
- Elementi decorativi:
- Motivi vegetali, animali fantastici e scenari cosmici sono mescolati a elementi religiosi.
- Le scene sono disposte in una composizione gerarchica che riflette l’ordine sacro e la sacralità del luogo.
- Le cornici fitomorfe e gliarchi acuti rivelano l’influenza delle tradizioni islamiche, un fenomeno che si riscontra spesso nell’arte medievale del sud Italia.
- Tecniche di lavorazione:
- Il lavoro metallico è finemente decorato, con una prospettiva unica, tipica delle opere romaniche.
- L’uso del bronzo e delle tecniche di fusione dimostra l’elevato livello artigianale dell’epoca.
Dettagli da non perdere:

- Angoli e riflessi: Cerca i dettagli incisi che rappresentano scene della vita quotidiana, ma anche animali mitologici come grifi e leoni.
- Figura della Madonna: La figura centrale di Maria con il Bambino è circondata da angeli e santi, ma è interessante notare come la sua espressione e la posizione delle mani siano influenzate dal realismo bizantino.
- Dettaglio della Creazione: Le scene che raccontano la Creazione dell’Uomo e la caduta di Adamo ed Eva sono riccamente lavorate e offrono uno spunto per riflettere sul concetto di peccato e redenzione.
- La simbologia cosmica: Molte delle figure, come quella del cervo sacro o del delfino, simboleggiano la purificazione e la rinascita, elementi centrali del cristianesimo medievale.
La visita al Duomo di Ravello:
- Dove trovarlo: Il portale è situato sulla facciata principale del Duomo di Ravello, che sorge in Piazza Vescovado.
- Orari di apertura: La chiesa è generalmente aperta durante il giorno (verifica gli orari specifici per il periodo), con l’ingresso gratuito o una piccola donazione.
Questo portale è un tesoro di storia, arte e spiritualità, che incarna il patrimonio culturale di Ravello. Se sei in zona, vale davvero la pena dedicare del tempo ad ammirarlo da vicino! Lo stile fonde influenze romaniche, bizantine e islamiche, visibili nelle cornici fitomorfe e composizione gerarchica
2. Portoni della Chiesa di San Giovanni del Toro
I portoni della Chiesa di San Giovanni del Toro a Ravello sono un perfetto esempio di arte medievale religiosa, restaurata con cura per preservare il patrimonio artistico locale. Sono meno conosciuti del celebre portale del Duomo, ma altrettanto ricchi di storia e fascino.

- Restaurati nel 2024 da artigiani locali (Raffaele e Gennaro Amato).
- Sono portoni in legno pregiato, inseriti in contesti medievali: riflettono tradizioni locali nel legno e nei decori scultorei.
- Richiami normanni: archi bifore in tufo bicromo sul campanile, stile ogivale arabo-normanno .
- Ingresso meditativo, segnando la soglia fra spazio terreno e sacro.
La chiesa risale all’XI secolo, con tre portali lignei e facciata semplice. Struttura medievale con architravi scolpiti, mensole e capitelli differenziati: decorazioni a croce, archi semplici e simboli cristiani.
3. Portali di Santa Maria a Gradillo
La chiesa di Santa Maria a Gradillo venne costruita tra XI e XII secolo, ristrutturata in stile barocco nel ‘700 e restaurata nel XX secolo. Presenta una facciata con tre portali sormontati da lunette ogivali; quello principale presenta architrave classicheggiante, recuperata da materiali antichi.
- Stile sobrio ma elegante: archi acuti, bifore, colonnine, cupola su tamburo con archetti intrecciati.
- Il contrasto tra solidità strutturale e dettagli ornamentali, come il tappeto musivo interno, caratterizza l’ingresso.
Confronto stilistico
Chiesa | Epoca / Stile | Portali | Elementi distintivi |
---|---|---|---|
Duomo | XII sec. – romanico con influssi bizantini | Bronzo su legno | 80 formelle, bassorilievo, ricchezza figurativa |
San Giovanni del Toro | XI–XII sec. – medievale, arabo-normanno | Legno decorato | Archi normanni, simboli cristiani scolpiti |
Santa Maria a Gradillo | XI–XII sec., barocco e restauro XX | Legno con archi ogivali | Lunette, archi acuti, cupola e bifore |
4. Portoni civili e rurali (ville residenziali e case antiche)
I portoni civili e rurali di Ravello, spesso trascurati rispetto a quelli monumentali delle chiese, sono in realtà un elemento distintivo del paesaggio urbano e contadino. Raccontano storie di nobiltà, artigianato, vita agricola e famiglia.


Ecco una panoramica degli stili, materiali e dettagli tipici:
- Nella Ravello storica troviamo splendidi portali in pietra, architravi decorati e colonne scolpite, realizzati da botteghe come “Arte Antica” di Antonio Amato.
- Usano materiali locali (tufo, marmo), con decori geometrici e floreali, in continuità con le radici medievali, classico-romane e barocche.
Zone:
- Via Trinità, Via della Marra, Via San Giovanni del Toro
Caratteristiche:

- Archi in pietra o piperno, spesso decorati con stemmi familiari scolpiti.
- Legno massiccio, solitamente di castagno, decorato con chiodature ornamentali o borchie in ferro battuto.
- Maniglie lavorate a mano, talvolta a forma di anello o con decorazioni zoomorfe.
- Alcuni portoni presentano porte più piccole intagliate nel battente principale (porte del “padrone” e del “servitore”).
Dettagli ricorrenti:

- Sopraluce a ventaglio in ferro battuto o vetro colorato.
- Cornici architettoniche barocche o rinascimentali.
- Alcuni hanno inferriate a protezione interna.
5. Portoni rurali (case contadine e casali)
Zone:
- Frazioni come Torello, San Cosma, Monte Brusara
Caratteristiche:

- Strutture più semplici, spesso con archi a sesto ribassato o piatti.
- Legno grezzo, lasciato al naturale o trattato con olio di lino e cera.
- Spesso privi di decorazioni elaborate, ma con segni del tempo e dell’uso quotidiano (maniglie lisce, graffi, chiavistelli).
Funzionalità:
- Pensati per durare nel tempo, resistenti all’umidità e al clima.
- Molti erano doppi: uno per il passaggio delle persone, uno più ampio per gli animali o gli attrezzi agricoli.
- Alcuni conservano inserti in ferro riciclato (come vecchie serrature o chiavi artigianali).
6. Portoni in stile arabo-normanno (Villa Rufolo e Villa Cimbrone)

- Le aperture, soprattutto a Villa Rufolo, sono tipiche del gotico-ogivale, con cornici in tufo giallo e grigio e portoni incorniciati da statue.
- Il chiostro moresco fa da riferimento stilistico: portali con archi acuti e decori orientali, rammentando la fusione tra tradizione araba e locale.
Portoni civili e rurali di Ravello

Tipo | Stile | Materiali | Funzione | Dettagli |
---|---|---|---|---|
Civili | Elegante, nobiliare | Legno lavorato, pietra, ferro battuto | Residenziale, di rappresentanza | Stemmi, archi decorati, borchie |
Rurali | Semplice, funzionale | Legno grezzo, ferro semplice | Agricola, domestica | Chiavistelli, archi piatti, segni d’usura |
Queste porte raccontano la stratificazione storica di Ravello, dal romanico romano‑bizantino al semplice lignaggio medievale, fino ai richiami barocchi restaurati.