Paesaggi agricoli zone tropicali e subtropicali

Paesaggi agricoli zone tropicali comprendono una gran quantità di aspetti rurali e il modo di organizzazione delle risorse degli ecosistemi. L’agricoltura è la più importante delle attività economiche del mondo. Le attività agricole rappresentano un terzo della superficie terrestre totale occupando una parte significativa della popolazione attiva.

Sviluppo delle attività agricole da una prospettiva geografica, ambientali, economici e sociali nei paesaggi agricoli tropicali e subtropicali.

L’organizzazione dello spazio rurale presenta, talvolta, forme complesse anche presso popolazioni primitive, perché gli scambi di esperienze fra popoli dediti all’agricoltura sono stati costanti. Determinante l’influsso degli europei che hanno esportato in tutto il mondo e hanno modificato la struttura di molti insediamenti agricoli tradizionali.

Tipi d’insediamenti rurali in Africa e Asia

In Africa possiamo individuare due tipi principali di paesaggi agricoli zone tropicali: il villaggio della foresta equatoriale e quello della savana. Nelle foreste, dove viene ancora praticata l’agricoltura itinerante, le abitazioni in legno sono provvisorie e costruite, oltre che con legno, anche con liane e foglie.

Le caratteristiche delle abitazioni della savana e della steppa variano da zona a zona, ma quasi tutti i villaggi sono circondati da palizzate di legno o da siepi. La maggior parte della vita delle persone si svolge nello spazio pubblico all’interno del centro abitato.

Paesaggi agricoli zone tropicali

Nelle zone tropicali dell’Africa e dell’America latina, dove ci sono le piantagioni, i paesaggi agricoli zone tropicali sono costituiti da ampie distese occupate da filari, ordinati in modo geometrico, di una stessa pianta (monocolture).

Al centro di ogni piantagione vi è un gruppo di edifici, utilizzati per una prima lavorazione dei prodotti (caffè, cacao, canna da zucchero, ecc) e collegati fra loro e con l’esterno da una rete di strade, che conducono di solito ai porti.

Ecco alcune delle principali tipologie di insediamenti rurali in Asia:

Le tipologie d’insediamenti rurali in Asia sono diverse e variano in base alle caratteristiche geografiche, culturali ed economiche delle diverse regioni.

Villaggi agricoli: Questi insediamenti sono caratterizzati dalla presenza predominante di attività agricole. Le case sono spesso circondate da campi coltivati e terreni agricoli.

Villaggi di pescatori: Sono insediamenti situati lungo le coste o in prossimità di fiumi e laghi, dove l’attività principale è la pesca e le attività connesse.

Villaggi montani: Questi insediamenti si trovano in aree montane o collinari e sono spesso caratterizzati da terrazze agricole per coltivare terreni inclinati.

Insediamenti nomadi: In alcune regioni dell’Asia, esistono ancora comunità nomadi che si spostano con il bestiame in cerca di pascoli. Questi insediamenti sono temporanei e si adattano alle esigenze di mobilità delle comunità.

Villaggi artigianali: Alcuni insediamenti rurali si concentrano sull’artigianato locale e sulla produzione di manufatti tradizionali, come tessuti, ceramica, o oggetti in legno.

Villaggi turistici: In alcune aree, soprattutto in zone con paesaggi naturali mozzafiato o siti storici, si sono sviluppati insediamenti rurali orientati al turismo, offrendo servizi e prodotti tipici della tradizione locale.

India

In India, a causa del tradizionale sistema delle caste, la terra è divisa in modo ineguale e la maggioranza dei contadini è costretta a lavorare i terreni dei ricchi. Le tipologie di insediamenti rurali sono varie e riflettono la diversità culturale, geografica ed economica del paese. Ecco alcune delle principali tipologie di insediamenti rurali in India:

Villaggi agricoli: La maggior parte degli insediamenti rurali in India è costituita da villaggi agricoli, dove le attività agricole costituiscono la base dell’economia locale. Questi villaggi sono spesso circondati da campi coltivati e sono il fulcro della vita rurale.

Villaggi artigianali: In alcune regioni dell’India, esistono insediamenti rurali specializzati nella produzione artigianale, come la lavorazione dei tessuti, la produzione di ceramica, o la lavorazione del legno. Questi villaggi sono noti per le loro tradizioni artigianali e i manufatti locali.

Villaggi costieri e di pescatori: Lungo le coste dell’India e nelle zone vicine ai fiumi e ai laghi, si trovano insediamenti rurali in cui la pesca e le attività legate al mare costituiscono l’attività principale.

Villaggi tribali: In varie parti dell’India, soprattutto nelle aree collinari e montane, si trovano insediamenti abitati da comunità tribali con culture e tradizioni distintive. Questi villaggi spesso conservano uno stile di vita tradizionale e sono importanti per la preservazione della diversità culturale dell’India.

Villaggi turistici: In alcune regioni, soprattutto nelle aree con patrimoni culturali o paesaggi naturali di interesse, si sono sviluppati insediamenti rurali che offrono servizi turistici e prodotti locali per i visitatori.

Villaggi rurale-urbani: In prossimità delle città e dei centri urbani, si sono sviluppati insediamenti rurali che mostrano un’interazione tra stili di vita rurali e influenze urbane, spesso legate alle attività lavorative e commerciali connesse alle città.

Asia sud-orientale

Nell’Asia sud-orientale sono presenti le risaie, elemento tipico del paesaggio delle aree con clima monsonico. La coltivazione del riso è diffusa nelle pianure alluvionali della Cina e dell’Indocina, ma anche sulle pendici delle colline, grazie ai sistemi di terrazzamento e di canalizzazione dell’acqua.

Paesaggi agricoli Aree subtropicali

Le aree subtropicali si trovano solo sulle coste orientali dei continenti: in Asia, Cina meridionale, Giappone meridionale, Stati Uniti sudorientali, in America meridionale il bacino di La Plata, il Sudafrica orientale e l’Australia sudorientale appartengono al subtropicale le zone.

Il subtropicale è un’area di transizione che va dai tropici alla zona temperata, che ha molte somiglianze con il clima monsonico e la zona climatica delle savane. Queste aree ricevono precipitazioni da moderate ad abbondanti, e vi sono più o meno precipitazioni ogni mese dell’anno, il massimo delle quali cade, ovviamente, durante l’estate.

La produzione agricola nelle regioni subtropicali è molto più ricca e diversificata di quella di molte altre zone climatiche della Terra. Non solo crescono molte colture della fascia temperata, ma anche alcune colture tropicali durante la lunga, calda e piovosa stagione estiva. 

Le aree subtropicali sono caratterizzate da una combinazione di clima e terreni che le rendono adatte per una varietà di paesaggi agricoli. Ecco alcuni dei paesaggi agricoli tipici delle aree subtropicali:

Pianure coltivate: Le aree subtropicali spesso ospitano ampie pianure coltivate, dove si praticano coltivazioni come riso, cotone, canna da zucchero, agrumi e altre colture adatte al clima caldo e umido.

Piantagioni: Le piantagioni sono comuni nelle aree subtropicali e possono includere piantagioni di tè, caffè, banane, ananas, mango e altre colture esotiche.

Viticultura: In alcune aree subtropicali si pratica la coltivazione della vite per la produzione di vino e uva da tavola.

Orticoltura: Le aree subtropicali offrono condizioni favorevoli per la coltivazione di una vasta gamma di ortaggi, frutta e verdura, che possono essere coltivati tutto l’anno grazie al clima temperato.

Coltivazioni intensive: In alcune aree subtropicali, si praticano coltivazioni intensive come la coltivazione degli agrumi, delle banane e di altre colture ad alto rendimento.

Questi paesaggi agricoli contribuiscono alla diversità e alla ricchezza delle aree subtropicali, offrendo una varietà di prodotti agricoli importanti per l’economia e la sicurezza alimentare. Diversi sono anche i processi produttivi e le tipologie d’impianto, che mostrano un quadro estremamente diversificato della tecnica di agricoltura. 

I paesaggi agricoli delle regioni temperate

A differenza del paesaggio rurale europeo, che è molto vario, quello delle regioni temperate nord-americane è monotono. Le aree agricole americane hanno subito ben poche trasformazioni dall’epoca della conquista da parte dei coloni europei.

Nelle pianure degli Stati Uniti, fra i monti Appalachi e le Montagne rocciose, il terreno è suddiviso in vasti appezzamenti dalle forme geometriche, che formano una scacchiera le cui sezioni sono chiamate townships (borghi).

In queste regioni le coltivazioni di cereali (grano, mais e soia) si alternano a quelle del foraggio e delle aree destinate al pascolo. L’insediamento è molto disperso e le fattorie sono collegate da lunghe strade, presso i principali incroci sorgono piccoli centri, dove si concentrano gli uffici, le scuole e i negozi.

Nelle pianure del Canada francese troviamo un’altra forma d’organizzazione dello spazio agricolo, il rang. I campi sono stretti nastri, di dimensioni quasi uguali, disposti perpendicolarmente rispetto a un fiume o a una strada e le abitazioni sono raggruppate linearmente.

Nei paesi dell’America latina ci sono diverse aziende agricole, dette haciendas, che hanno conservato l’antica struttura costituita dalla casa padronale e dal villaggio dei contadini, i peones.