Cetara borgo marinaro di tonnari in costiera amalfitana. Partendo da Vietri sul mare e quasi all’inizio della lunga costa sinuosa si trova un antico pittoresco borgo marinaro di 2.345 abitanti della provincia di Salerno in Campania.
Il borgo marinaro sorge ai piedi del monte Falerio e, distendendosi in una profonda vallata fiancheggiata da vigneti ed agrumeti, si apre quasi a ventaglio sulla stretta fascia pianeggiante a livello del mare.
Cetara borgo marinaro di tonnari in costiera amalfitana
La costiera amalfitana è famosa nel mondo per la sua costa frastagliata e sinuosa. Abitando a pochi chilometri da questa famosa costa, è meta dei miei pellegrinaggi.
Le bellezze naturali ed artistiche di Cetara borgo marinaro di tonnari, complice la splendida posizione geografica, hanno reso il borgo patrimonio dell’Unesco, con la Costiera Amalfitana. Questo piccolo e tranquillo villaggio di pescatori di 2080 persone ha molto da offrire al viaggiatore in visita. Il borgo marinaro ha una storia che risale a più di 1000 anni e alcuni edifici storici splendidamente conservati.
L’ industria del tonno rosso del villaggio è rinomata in tutto il mondo e si pensa che il paese abbia i migliori frutti di mare della Costiera Amalfitana, in particolare le acciughe.
Breve storia di Cetara
Il borgo di Cetara borgo marinaro di tonna risorge nella penisola Amalfitana, alle pendici del monte Falerzio, a ridosso della costa a pochi chilometri da Salerno ed è gemellata con Sète (Francia). Da sempre stato un paese di pescatori, non a caso il suo nome deriva dal latino Cetaria, tonnara, o da cetari, venditori di pesci grossi. Ancora oggi caratterizzato da un’economia concentrata sulla pesca e sull’artigianato.
Il borgo di tonnari ha avuto una storia incredibile, i primi a parlarne già dal 1030 quando fu debitrice al vescovo di Amalfi, dal quale dipendeva, dello “ius piscariae,” la decima della pesca. Notevole l’evento sanguinoso avvenuto nel 1534 quando i turchi, forti di 22 galee e capeggiati dal tremendo rinnegato Sinan pascià, fecero schiava gran parte della popolazione
“menò seco 300 abitanti in ischiavitù e tutti coloro che si mostrarono renitenti all’imbarco furono senza pietà sgozzati per mano di quei barbari“.
Per difendersi dagli attacchi dei turchi venne costruita la Torre vicireale. Dopo il tragico episodio, a seguito dell’ordine del 1567 del viceré spagnolo di costruire lungo la costiera amalfitana 19 torri di avvistamento per scongiurare il pericolo arabo, anche nel borgo fu innalzata una possente torre, (restaurata e adibita a museo del mare) simbolo caratteristico della ridente cittadina.
Il paese occupa lo sbocco di una valle all’estremità orientale della Costiera Amalfitana. Il borgo fu originariamente colonizzato dai pirati arabi nell’880. Già nell’anno 1000 i pescatori pagavano un tributo di 1/10 del loro pescato al vescovo di Amalfi.
Cetara fu poi sottomessa ai Normanni e ad una serie di Abbazie. La grande torre di avvistamento (Torre di Cetara) che occupa l’estremità orientale della spiaggia e risale al XIV secolo, è una testimonianza di questo turbolento periodo storico. Nel 1543 la città fu attaccata dai turchi e in gran parte abbandonata.
Dopo la fine del ducato amalfitano, il borgo entrò a far parte del comune della vicina Vietri sul Mare (paese oggi famoso per le sue ceramiche), da cui ottenne l’indipendenza nel 1833.
Tradizione antica, che si è prolungata nel tempo, è quella della partenza dei pescatori per l’Algeria e il Marocco nei mesi di marzo ed aprile, per dedicarsi alla pesca delle acciughe, e conservare come acciughe sotto sale, per ritornare in autunno dopo aver rifornito i mercati di Messina, Genova e Livorno.
Da vedere:
Chiesa e convento di San Francesco del XVII secolo.
Cetara borgo marinaro di tonnari si trova laq Chiesa di San Francesco, la cui cupola dell’unica navata esistente fu affrescata dal pittore Marco Benincasa. La Chiesa e il convento sono un importante complesso religioso situato nel centro urbano del paese. Ecco alcune informazioni sul complesso:
Il convento risale al 1585 ed è dedicato a San Francesco d’Assisi. È costruito in conformità ai principi di semplicità del Santo. La facciata della chiesa è molto semplice, mentre all’interno si trovano opere d’arte e oggetti sacri, custodisce alcune opere d’arte risalenti al 1709 e altre al 1862.
Il complesso è un importante punto di riferimento per gli itinerari religiosi della Campania. La Chiesa e il convento di San Francesco sono anche menzionati su Tripadvisor come luogo di interesse turistico.
Chiesa di San Pietro Apostolo
La Chiesa di San Pietro Apostolo è una chiesa cattolica situata nel centro storico del comune. È la chiesa principale del paese ed è dedicata al santo patrono San Pietro, ristrutturata nel XVIII secolo, ha l’interno barocco, con la cupola maiolicata e il campanile duecentesco a bifore, e la cella campanaria a forma ottagonale.
Ecco alcune informazioni sulla chiesa:
- Indirizzo: Piazza San Pietro,
- Telefono: +39 089 259 5060
La Chiesa di San Pietro Apostolo è una delle prime cose da vedere quando si entra nel centro storico ed è considerata un importante punto di riferimento per gli itinerari religiosi della Campania. La chiesa è menzionata anche su Tripadvisor come luogo di interesse turistico.
Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli (XIX secolo).
La Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli è un luogo di culto situato in Campania, Italia. Ecco alcune informazioni sulla chiesa:
La chiesa si presenta a navata unica con transetto e torre campanaria. Ha pianta rettangolare con un transetto sormontato da una piccola cupola agli angoli. Questa struttura sopravvive solo con i muri, ma è ancora un importante punto di riferimento per gli itinerari religiosi della zona.
La Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli è menzionata anche su Tripadvisor come luogo di interesse turistico. Per ulteriori informazioni sulla chiesa, puoi consultare il sito web di Cetara turistica o il sito web dell’Unesco Amalficoast.
Economia locale: Colatura di alici
La colatura di alici è un prodotto agroalimentare tradizionale campano, prodotto nel piccolo borgo marinaro, in Costiera Amalfitana.
La colatura di alici, erede del Garum, un piatto descrittoci da Plinio e Orazio come una salsa di pesce cremosa, è una salsa liquida trasparente dal colore ambrato che viene prodotta da un tradizionale procedimento di maturazione delle alici in una soluzione satura di acqua e sale.
La colatura di pesce è una salsa di pesce italiana ottenuta dalle alici, provenienti dal piccolo villaggio di pescatori, in Campania. Questa salsa è un liquido trasparente di colore ambrato, prodotto attraverso la fermentazione delle alici salate all’interno di piccole botti di castagno chiamate “terzigni”.
La colatura di pesce è molto apprezzata per il suo sapore intenso e viene utilizzata per condire vari piatti di pesce, pasta e verdure. È considerata un prodotto agroalimentare tradizionale campano e rappresenta una specialità della regione. Nei ristoranti di Cetara il sugo viene messo sugli spaghetti e su vari altri piatti (anche sulla pizza!) ed è davvero delizioso.
Le alici impiegate sono pescate nei pressi della costiera amalfitana nel periodo che va dal 25 marzo, che corrisponde alla festa dell’Annunciazione, fino al 22 luglio, giorno di Santa Maria Maddalena.
La strada principale di Cetara
Cetara è un paese con una sola strada, quindi sarebbe abbastanza difficile perdersi. La strada principale corre dolcemente in salita dalla spiaggia a circa due chilometri lungo la valle. Amalfi Drive passa proprio sopra la strada principale e l’autobus si ferma proprio in questo punto.
La strada principale si chiama Corso Garibaldi dall’autostrada in discesa, e salendo dall’autostrada si chiama Corso Federici. La maggior parte dei ristoranti, dei luoghi d’interesse e dei negozi si trova su Corso Garibaldi, ma potresti voler proseguire a piedi su Corso Federici per una passeggiata informale o per raggiungere l’ufficio postale della città
Si accede al porto di Cetara e al parcheggio principale girando a destra sul lungomare, mentre girando a sinistra si trova la breve via pedonale Via Marina. Ci sono alcuni graziosi e caratteristici vicoli e scalinate della costiera amalfitana che scendono dalla strada principale che puoi esplorare, con case costruite in modo impossibile nelle pareti rocciose, collegate a ponti e tratti di strada, e così via.
Spiaggia e Porto
La spiaggia principale di Cetara è divisa in tre sezioni: le due più grandi sono a pagamento per lettini e ombrelloni, denominate Lido Night & Day (sezione ombrelloni blu) e Lido Cetara (sezione ombrelloni bianchi). Il terzo tratto, il più lontano dalla Torre di Cetara e il più vicino al porto, è un piccolo lembo di spiaggia che si riempie abbastanza velocemente.
Il porto di Cetara merita una passeggiata per osservare i banchi di pesci nell’acqua e, se fai tutto il giro, puoi goderti una vista perfetta della città, soprattutto al mattino quando il sole è ad angolo retto. Il porto è anche il punto di arrivo e partenza dei traghetti da Salerno e Amalfi.
Come arrivare a Cetara
Cetara si trova a sei chilometri a ovest di Salerno, capoluogo dell’omonima provincia, nella regione Campania del sud Italia. Per riferimento, la Costiera Amalfitana è di 40 chilometri in totale, che si estende da Positano a ovest a Salerno a est.
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Un’ottima alternativa al bus è il traghetto da Salerno a Cetara. I traghetti partono anche da Cetara per Maiori, Minori e Amalfi, da dove è possibile trasferirsi a Positano.