Itinerari gastronomici nel tempo dalla preistoria fino ai giorni nostri. Sei un tipo “tradizionale” a tavola o sei “aperto” alle cucine diverse e ti piace assaggiare cibi dal gusto insolito. La storia del cibo e delle abitudini alimentari dando uno sguardo al passato e all’evoluzione delle abitudini alimentari.
La storia dell’uomo, il suo cammino e la sua sopravvivenza, sono stati da sempre, ovviamente, legati alla sua possibilità e capacità di procurarsi il cibo. Dalla Preistoria (Neolitico), agli Egiziani e i popoli della Mesopotamia, ai Greci, ai Romani, il medioevo, le scoperte geografiche e nuovi alimenti fino ai giorni nostri.
Gli uomini della Preistoria
I primi uomini si procacciavano il cibo utilizzando ciò che, attraverso l’esperienza, era riconosciuto come commestibile. Gli uomini si dedicavano alla caccia con attrezzi sempre più specializzati, garantendo quindi alle tribù non solo cibo ma anche ossa da utilizzare come attrezzi e pelli da utilizzare come abiti e coperte. Le donne, invece, intente alla cura dei piccoli e delle abitazioni, non potendosi allontanare troppo, si dedicavano alla raccolta di vegetali e frutta.

Con il passare del tempo a e uomini riuscirono ad allevare in cattività animali come capre, pecore, maiali, asini, buoi e mucche, pollame che costituirono una riserva di cibo. Dagli stessi animali ricavarono anche tessuti utilizzandone il pelo e sfruttarono la forza lavoro degli animali da soma.
Gli Egiziani e i popoli della Mesopotamia

Uno degli Itinerari gastronomici ci porta ai popoli che abitavano pianure fertili quali quelle del Nilo, del Tigri e dell’Eufrate come gli Egiziani e i popoli della Mesopotamia, coltivarono ortaggi alberi da frutto, grano, olivo, vite e orzo. L’alimentazione di quelle popolazioni si arricchiva cosi ulteriormente con la produzione della farina, dell’olio e della birra. I cibi erano consumati crudi e cotti e quelli che sovrabbondavano erano conservati con la tecnica dell’essiccamento o della salatura.
Itinerari gastronomici dei Greci
Un altra tappa degli Itinerari gastronomici tocca la Grecia perchè i Greci occupavano regioni particolarmente adatte all’agricoltura e all’allevamento. Abbondante era la produzione di ortaggi, legumi, frutta, olio, miele e derivati del latte.
I Greci, grandi narratori di leggende, ci hanno tramandato quella del centauro Chitone che insegnò ad Aristeo la fabbricazione del formaggio il cui nome deriverebbe da “tormos”, che è il canestro che conteneva il caglio. Per gli antichi Greci la consumazione del pasto assunse una funzione di tipo sociale: durante il banchetto gli invitati mangiavano adagiati su lettini mentre attorno ancelle e musici si prodigavano per allietare il convivi0.

Itinerari gastronomici dei Romani

Forte fu la tradizione conviviale anche presso i Romani, più ricchi destinavano ai poveri una parte dei cibi che avanzavano dai loro banchetti. La cucina romana, molto sofisticata, ci è nota grazie d un testo di Marco Gavino Apicio che ci è pervenuto dal titolo: “De re coquinaria“. Famoso è il “garum” una salsa ottenuta dalla macerazione del pesce con erbe aromatiche ma anche l’olio che già era ottenuto da spremiture diverse e la produzione del vino come il falerno e la falanghina.
I convivi erano occasione d’incontro mondano e politico per i ricchi mentre i poveri si incontravano in “tabernae” dove si poteva trovare cibo già cotto per una consumazione veloce come i nostri fast food.
Itinerari gastronomici nel Medioevo

Uno degli Itinerari gastronomici molto interessante è il basso medioevo. In questo lungo periodo, la vita degli Europei non fu facile: le invasioni barbariche procurarono pandemie e carestie che decimarono la popolazione. Nel basso medioevo, con il mutare delle situazioni politiche, ci fu una ripresa delle attività agricole con il perfezionamento dell’aratro trainato da buoi o cavalli e dall’uso di mulini a vento o ad acqua.
La popolazione aumentò, furono incrementate le coltivazioni ma questo determinò un impoverimento dei campi quindi seguirono nuovi periodi di carestia interrotti poi dall’introduzione della tecnica della “rotazione” dei campi con l’uso di leguminose come concime.
Le Scoperte Geografiche e abitudini alimentari

Uno degli Itinerari gastronomici tocca la scoperta dell’America, con il Nuovo Mondo fornì agli Europei nuovi cibi e nuove abitudini alimentari. La patata, il pomodoro, il granoturco il cacao e il tabacco furono introdotti tra il XVI e il XVII secolo. Dall’Asia furono importati il riso e il tè. Anche la tecnologia nella conservazione e nella produzione di alimenti aveva tatto passi da gigante.
Itinerari gastronomici ai Nostri giorni
Gli Itinerari gastronomici ai giorni nostri. L’uomo ha imparato a operare su vasti territori utilizzando un’agricoltura intensiva e industrializzata, procurando all’ambiente i danni che tutti conosciamo: impoverimento dei campi, inquinamento delle acque e del suolo. L’aumento della popolazione mondiale ha determinato un conseguente aumento dei consumi alimentari con spinte tecnologiche verso la produzione di nuovi prodotti e abbandono di antichi mestieri con la quale sopravvivevano anche se isolati.
Anche oggi come nei secoli passati esistono paesi ricchi e paesi poveri, nei primi sono aumentate le malattie cardiovascolari, l’obesità e il diabete, negli altri si combatte contro la malnutrizione e le ipovitaminosi.
Fantastico quest articolo anche perchè la storia mi ha sempre affascinata poi quest argomento…è stato tra quelli che ho portato come tesina per il diploma di maturità..perciò è un argomento particolarmente sentito per me!
Un articolo davvero interessante con tante notizie che non avevo mai sentito prima d\’ora.
Il modo di procacciarsi il cibo in effetti con gli anni è cambiato moltissimo anche se adesso abbiamo preso questo settore molto vasto c\’è anche da dire che anche il cibo non è più genuino come un tempo quindi l\’evoluzione ha portato con sé i pro e i contro
Ma che articolo e guida interessante, ho sempre amato far dei itinerari gastronomici.
quante cose nuove ho scoperto, grazie per questo articolo così interessante ed esaustivo
davvero notizie interessanti che non conoscevo una vera differenza gastronomica nel corso della storia