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India terra di scultori e oggetti d’arredo d’epoca

India terra di scultori e oggetti d’arredo d’epoca. Un luogo dove artisti scultori creano diversi tipi di statue artigianali e sculture d’epoca. Antichi templi sono state creati con un’unico tipo di artigianato che riflette la bellezza artistica di questo popolo.

India terra di scultori e oggetti d’arredo d’epoca

Specialmente nell’India del Sud si rispecchia questa grande storia di artigianato indiano, come si può osservare da diversi tipi di statue e sculture lungo le pareti dei templi che sembra assistere a un festival.

India terra di scultori e oggetti d'arredo d'epoca
Tempio indiano

Gli antichi templi come quello di Chennai, Kerala, Hariyana attirano le persone per la bellezza delle statue e figurine fatte sul muro.

Tempio di Nalanda
Tempio di Nalanda
Tempio di Nalanda

Ad esempio, la Donna danzante, normalmente conosciuta come “Nartaki”, “Nataraj”, “Laxmi”, “Ganesh o ganesha”, “Shiva e Parbati”, Shri Krishna e Radha Ji “, Grande Buddha” sono le statue religiose raffiguranti Dei, ma si nota che le statue di animali come il cavallo in corsa, il leone, la tigre ecc sono scolpiti in modo diverso.

India terra di scultori e oggetti d'arredo d'epoca

I templi secolari ed altri oggetti storici dimostrano la capacità degli artigiani di scolpire statue e sculture per la decorazione domestica, testimoniando la storia della vita sociale di quel tempo.

In epoche passate erano i re a commissionare i lavori nei templi ma gli artigiani che provenivano da zone diversi del regno, hanno ispirato gli artisti nei loro lavori, perciò le statue furono scolpite in base alla storia sacra dalla comunità indù.

India terra di scultori e oggetti d'arredo d'epoca

Un ottimo esempio è Nataraj, il dio Shiva, Shiva come distruttore, nonché creatore della civiltà. Da questo dio hanno avuto l’ispirazione ispirati per fare sculture come oggetti decorazione della casa ma anche gli stili di vita dei re. Scolpiscono statue per arredamento di casa e giardino e decorazioni sui muri in pietra delle loro case.

Statue artigianali e sculture in ottone, bronzo e pietra che riportano la realtà e una vasta gamma
di attività umane. Esempi di statue artigianali, decorazioni murale nella civiltà secolare sono visibili in luoghi come Nalanda, Mahenzodaro e Harappa.

In quell’epoca la gente usava il muro di pietra della loro casa e templi per fare diverse statue decorative con l’uso di ottone e bronzo. Altro esempio di artigianato è Taj Mahal, considerato come una delle meraviglie
di tutto il mondo.

L’artigianato indiano ha una lunga storia d ‘oro dei secoli, nell’Ovest del Bengala si creano articoli d’artigianato all’ingrosso come borse da donna, gioielli, articoli per la casa, statue, sculture, arazzi, elementi di arredo giardino in ottone, bronzo e pietra che prende ispirazioni da secolari tradizioni indiane.

Festival religioso dell’induismo

Ecco alcuni dei principali festival religiosi dell’induismo:

  1. Diwali: Conosciuto anche come il “Festival delle Luci”, Diwali è uno dei festival più importanti dell’induismo. Viene celebrato in tutto il subcontinente indiano e segna la vittoria del bene sul male e la luce sulla oscurità. Durante Diwali, le case vengono illuminate con luci e candele, vengono scambiate leghes e regali, e si svolgono spettacoli di fuochi d’artificio.
  2. Holi: Holi è un festival colorato che celebra l’arrivo della primavera. Durante questa festa, le persone si lanciano polveri colorate e si spruzzano con acqua colorata. Holi è un momento di gioia e divertimento, in cui le persone si scambiano auguri e ballano al ritmo della musica.
  3. Navaratri: Navaratri è un festival che dura nove notti e celebra la dea Durga. Durante questo periodo, vengono organizzate danze tradizionali chiamate “garba” e “dandiya”, in cui le persone ballano in cerchio indossando abiti tradizionali. Navaratri è un momento di devozione e celebrazione.
  4. Ganesh Chaturthi: Questo festival celebra il dio Ganesha, il dio dell’intelligenza e della saggezza. Durante Ganesh Chaturthi, vengono create e installate statue di Ganesha nelle case e nei templi. Le persone offrono preghiere e canti devoti a Ganesha e partecipano a processioni per immergere le statue nell’acqua.
  5. Raksha Bandhan: Raksha Bandhan è un festival che celebra il legame tra fratelli e sorelle. Durante questa festa, le sorelle legano un braccialetto chiamato “rakhi” intorno al polso dei loro fratelli, mentre i fratelli promettono di proteggere le loro sorelle. È un momento di amore e affetto familiare.

Questi sono solo alcuni esempi di festival religiosi dell’induismo. Ogni regione e comunità può avere le proprie festività specifiche.

Tec Al sapori spezie speciali nelle ricette

Tec Al sapori spezie speciali nelle ricette. Girando per il web ho conosciuto i prodotti dell’Azienda, sita in Romagna, specializzata in prodotti alimentari. Ogni piatto acquisterà un nuovo sapore con spezie diverse e certificate, proponendo miscele tecnologiche a base d’ingredienti, additivi, aromi, droghe e spezie aromatiche, anche su richiesta del consumatore.

Tec Al sapori spezie speciali nelle ricette: Ricette con le spezie

In cucina c’è sempre da sperimentare nuovi prodotti per preparare piatti sempre saporiti e facili, come mi diverto a fare da qualche tempo, ma di certo i piatti acquistano sapori sopraffini con spezie certificate.

Tec AL, sapori diversi e speciali nelle ricette
sapori diversi e speciali nelle ricette

Da una zona dell’Italia, la Romagna, ricca di tradizioni e ricette fantasiose ma anche semplici, l’azienda si è specializzata nel settore delle carni coadiuvati da consulenti e assistenza tecnico- applicativa qualificata.

Ottimizza al meglio esigenze di natura tecnica, qualitativa ed economica atta a mantenere uno standard qualitativo elevato dei suoi prodotti, ottimizzando le risorse interne ma sempre con un rigore assoluto verso la normativa vigente nazionale e internazionale.

La testimonianza degli alti valori dell’azienda sono certificati da varie Certificazioni:

  • Sistema Qualità Certificato
  • Sistema di Rintracciabilità certificato
  • Servizio di controllo del Rischio Allergeni e coloranti Sudan
  • Sistema di rintracciabilità certificato
  • BRC – Certificate- Global Standard For Food Safety
  • IFS – International Food Standard
  • Autocontrollo Igienico delle Attività Produttive

L’azienda e i suoi standard

L’azienda si fregia del Certificato Gestione Qualità dal 2008 per la formulazione, miscelazione e tutti i passaggi che passa dal produttore al consumatore come il confezionamento e la commercializzazione d’ingredienti alimentari.

Sulle etichette dei prodotti si trova il Sistema di Rintracciabilità Aziendale, certificato UNI EN ISO, che indica gli ingredienti e miscele, come spezie ed erbe aromatiche, fino all’imballo per uso domestico.

Notevole il certificato di Controllo del Rischio Allergeni e Coloranti Sudan, dal cui paese vengono esportati le spezie, e il Sistema di Rintracciabilità Aziendale per poter rintracciare l’azienda produttrice dei prodotti.

Inoltre l’azienda attua un Autocontrollo Igienico delle Attività Produttive, secondo il metodo H.A.C.C.P., rispettando e garantendo salubrità e igiene dei suoi prodotti dall’inizio della produzione fino all’arrivo sulle tavole.

Pepe Nero

Il Pepe Nero in polvere, Piper Nigrum, è contenuto in una scatola nera da 300 ml con oblò trasparente, atto a visionare il prodotto e la sua grana di macinazione che varia da 1 fino a n.8. Ricavato dai frutti del Piper nigrum, un rampicante sempreverde che cresce nella giungla umida delle zone tropicali, scelti per grandezza e peso, si presentano con una superficie rugosa, reticolata e di colore bruno.

Il profumo e l’aroma che sprigiona è ben conosciuto già in antichità, dove veniva ampiamente usato per correggere e insaporire pietanze.

Pepe Verde in salamoia

Tec Al sapori spezie speciali nelle ricette
Pepe verde

Il pepe come lo conosco io è stato sempre e solo nero, magari dalla grana diversa, mentre il pepe verde è usato di meno per la sua deperibilità. Estrapolato dalla pianta del Piper Nigrum, ma dai grani acerbi, si presenta dal colore verde pallido al verde scuro, regala un aroma di pepe appena colto e macinato al momento.

Viene confezionato sia disidratandolo, sia in grani ma anche in salamoia priva di sedimenti, composta da acqua, sale, acido citrico e/o acido acetico, per non alterare la sua composizione e proprietà. E’ contenuto in una scatola di latta da 500 ml molto variopinta con immagini di diverse ricette e le varie certificazioni impresse.

Origano foglie

Sapori spezie diversi e speciali nelle ricette con Tec Al
Origano

L’origano, Origanum Vulgare, deriva da un arbusto perenne della famiglia delle Labiate che cresce in tutta Europa ma solo nelle zone maggiormente calde, raggiunge la giusta maturazione atta a sprigionare aromi più intensi. Il nome greco che lo denomina viene da oros e garos, splendore della montagna.

Indispensabile in cucina per piatti tradizionali come la classica pizzaiola di carne ma anche per insaporire pizze, capresi e gli arrosti.

Contenuto in un vasetto di vetro trasparente da 40 ml con spargitore, davvero comodo da usare, che funziona da pre-dosaggio ottimale, ha foglie di colore verde scuro dall’odore inconfondibile e aromatico delle erbe di montagna, dovuto alla presenza di un olio essenziale.

Ricette: Ricotta con mais e origano

Primi piatti: Ricotta, mais e Origano, con ricotta fresca, mais in scatola e origano

Tec Al sapori spezie speciali nelle ricette
Ricotta con mais

Ingredienti per 4 persone:

  • Ricotta fresca
  • mais
  • un poco d’acqua di cottura
  • Origano

Mettere in un piatto la ricotta, sminuzzarla con la forchetta, aggiungere un poco d’acqua di cottura, mais sgocciolato e Origano a foglie. Mescolare e condire la pasta corta.

POLENTA con Pepe Verde in Salamoia

Ingredienti per 4 persone:
Polenta sfusa, olio e sale, Pepe Verde in salamoia.

Tec AL, sapori diversi e speciali nelle ricette
POLENTA con Pepe Verde in Salamoia

Prendere una pentola e acqua fredda inserirvi un poco d’olio, sale e poi subito la polenta a pioggia. Mescolare per alcuni minuti e in ultimo un poco di pepe verde, sciacquato dalla salamoia.

Una bontà incredibile.

Primi piatti.

Tec Al sapori spezie speciali nelle ricette
Polenta e Pasta e ceci al pepe verde

Pasta e ceci con pepe nero per sapori diversi e speciali nelle ricette. La pasta mista con i legumi è un piatto tradizionale della cucina napoletana. I ceci sono molto sani, ricchi di vitamine, proteine ​​e minerali.

Descrizione del piatto:

Tec AL, sapori diversi e speciali nelle ricette
Pasta e ceci con pepe verde

Il piatto risulta delizioso, si cuoce velocemente e, attenzione, tutto “accade” in una sola casseruola. Spesso per una tale pasta, le zelanti casalinghe italiane usano una miscela dei resti di varie paste secche fini. E puoi prendere i ceci in scatola o cucinare da solo.

Ingredienti per 4 persone:

  • Olio,
  • sale,
  • ceci,
  • acqua,
  • aglio
  • Pepe nero

Ingredienti semplici ma dal sapore incredibile dato dal tocco della spezia, che l’ha resa diversa.

Buon appetito.

Sanremo 2012 testimonianza giurato non votante

Sanremo 2012 testimonianza Festival Giurato non votante, per la serata più importante. A sorpresa sono stata scelta per far parte della giuria demoscopica. Ero lì presente per votare i 14 cantanti in scena, presentati dal cantante Gianni Morandi. Ma per quella sera, dopo la grossa preparazione da parte dell’organizzazione di Giancarlo Mazza e il PR, sembra che sia andato tutto storto, almeno per noi che eravamo su in platea, impossibilitati a compiere le azioni di voto.

Il pomeriggio precedente ci avevano alloggiato in un Hotel a Genova a 4 stelle, mi fu assegnata una camera doppia molto confortevole con moquette e riscaldamento. Verso le ore 15 del giorno che dovevamo votare, dopo il pranzo in hotel, indossai un outfit elegante, cappotto di pelle lungo e stivali, considerando che avrebbe fatto un gran freddo la sera.

Sanremo 2012 testimonianza giurato non votante

Entrata in platea da un’entrata secondaria, contatto con qualsiasi altra persona che non fossero giurati. Giustamente il direttore Giancarlo Mazza, venuto ad accoglierci in una saletta 4 piani sotto il teatro, ci illustrò l’importanza della performance e della votazione segreta.

Sanremo 2012 testimonianza giurato non votante: 1 puntata del 14 Febbraio

Gli interessi e la fatica degli addetti ai lavori era immensa, dai cantanti che provavano da settimane, alle case discografiche che lanciavano, attraverso il piccolo schermo, il frutto delle loro fatiche e dei loro investimenti.

Consci dell’impegno che si aspettavano da noi, eravamo 330 giurati, provenienti da tutta l’Italia, in bell’ordine ci recammo nelle nostre file in platea dove ci consegnarono il dispositivo di voto il cui funzionamento avevano diffusamente spiegato sia il direttore artistico Giancarlo Mazza che il Pr Noto.

Per la votazione quest’anno Sanremo 2012 si è scelti di usare uno smartphone Samsung dove, sulla tastiera, sarebbero comparsi i numeri da 1 a 10 e subito dopo la scelta, il numero si illuminava di giallo e poi lo schermo diventava nero, segnale che la votazione e la ricezione del voto era andato a buon fine.

Ascolto della performance comica del duo formato da Luca e Paolo, presentazione di Gianni Morandi e varie altre premesse che illustrerò in seguito, è arrivata sul palco, scendendo da una bella scala, Dolcenera, la 1 cantante ad aprire la serata inaugurale del festival con la sua canzone

Sanremo 2012 “Ci vediamo a casa”.

Sanremo 2012 testimonianza giurato non votante
Giurato non votante

1 votazione: 

Sanremo 2012 testimonianza. Accensione dello  Smartphone, numeri sullo schermo, scelta del voto, invio e spegnimento del cellulare, che avevano provveduto, per la sua delicatezza, a farcelo agganciare al collo con un nastro, schermo nero.

Gianni Morandi dal palco sottostante chiedeva, come di rito, se la votazione era andata a buon fine. Noi applaudimmo felici che tutto avesse funzionato bene e ci accingemmo ad ascoltare il secondo cantante in gara, Samuele Bersani che cantava “il Pallone”.

2 votazione:

Nessuna accensione dell’Iphone, Panico generale, operatori che cominciarono a girare per il palco, Gianni Morandi che chiedeva se la votazione fosse terminata ed ..il primo NOOOOO!!!!!!!!!!! La confusione crebbe a dismisura tra di noi, ci passammo informazioni sul da farsi, gridavamo ai tecnici con le cuffie, adibiti al controllo dell’Iphone, che il nostro cellulare Iphone non dava segni di vita.

Gianni Morandi, dopo aver preso atto delle difficoltà, cercò di prendere tempo e così ascoltammo e vedemmo su un grande schermo, posto su un lato del teatro, di una pubblicità. In fretta e furia le operatrici arrivarono con dei fogli fotocopiati preposti per il voto a Samuele Bersani, scoprimmo in tanti che non avevamo penne a disposizione e gli intoppi continuarono.

Sempre in modo frenetico, ci passammo penne per ogni fila, per poter votare, successivamente arrivarono pacchi di penne bic per eventuali altri voti. Ma lo staff tecnico escluse questo problema. Riconsegna dei fogli del voto per Samuele Bersani e prove tecniche dello smartphone.

La giuria raccomandava di spegnere i cellulari, in quanto il segnale wireless era inesistente o disturbato, il tutto tra il brusio generale dei membri giurati, ma nonostante ciò lo schermo rimaneva spento.

3 votazione e successive….

Sanremo 2012 testimonianza giurato non votante
prove outfit sanremo

Ci riportarono in fretta un nuovo foglio dove segnare il numero membro votante, nome cantante e titolo canzone e il brusio derivato dal malcontento continuò e si ingigantì in quanto non avevamo supporto per scrivere, fortuna che avevamo un blocco datoci dallo staff con i testi delle
canzoni.

I consigli su come riattivare lo Smartphone erano continui, ognuno si passava le informazioni da spalla a spalla, per non disturbare la platea sottostante e lo spettacolo in corso. Togliemmo la batteria e la rimettemmo, chi non lo sapeva fare, intervenivano gli operatori, concitati e agitatissimi, tale da non rendersi conto che invadevano il già ridicolo spazio tra le sedie.

Quarta serata della 62esima edizione del Festival di Sanremo

Quella del 14 febbraio 2012 è stata la quarta serata della 62esima edizione del Festival di Sanremo. La serata è stata dedicata alle esibizioni dei Big Artisti (in concorso) e ad un omaggio al compianto Lucio Dalla.

La serata è stata condotta da Gianni Morandi con Rocco Papaleo e Ivana Mrázová.

Le canzoni in competizione erano:

*Arisa – “La Notte”

* Noemi – “Sono solo parole”

* Eugenio Finardi – “E tu lo chiami amore”

* Anna Tatangelo – “Bastardo”

* Emma – “Non è l’inferno”

*Pierdavide Carone e Lucio Dalla – “Nanì”

*Francesco Renga – “La tua bellezza”

* Malika Ayane – “Tre cose”

* Nina Zilli – “Per sempre”

* Samuele Bersani – “Un pallone”

* Gigi D’Alessio – “Respirando”

* Irene Fornaciari – “Grande mistero”

*Loredana Bertè – “Respirare”

* Raffaello Gualazzi – “Mentre dormi”

* Max Pezzali – “Il mio secondo tempo”

La serata si è conclusa con la vittoria di Emma, ​​che ha vinto il Festival con il brano “Non è l’inferno”.

Nella prima parte della serata si è svolto l’omaggio a Lucio Dalla con l’esibizione di vari artisti, tra cui Gianni Morandi, Fiorella Mannoia, Ron, Luca Carboni e Samuele Bersani.

La serata è stata vista in media da 10,9 milioni di telespettatori, con una quota di mercato del 41%.

CONCLUSIONE Sanremo 2012

Io in particolare, trovandomi circa al centro della 6 fila, 4 posto partendo da sinistra, sono stata omaggiata dalla presenza incombente di un uomo alto e grosso che sempre più agitato, mi pestava i piedi e mi sovrastava togliendomi l’aria e la visuale.

Sulle numerose foto che hanno scattato i giornalisti prima e dopo il festival di Sanremo 2012, c’è un uomo che mi copre per oltre 10 minuti…………

E….dulcis in fundo….

Alle 1,30 di notte Gianni Morandi legge un comunicato nella quale si comunicava che la serata e le votazioni Sanremo 2012 fatte sui fogli erano state annullate dalla Rai e dalle case discografiche. Boato e delusione, straccio di fogli e tant’altro……mah!!!

Ho tanto, ancora troppo da dire sul festival dell’anno scorso.

Assisi in miniatura a Cava dei Tirreni

La città di Assisi in miniatura a Cava risale al 1200, è riprodotta in piccola parte nel chiostro del convento, situato sul retro della Chiesa di San Francesco e San Antonio a Cava dei Tirreni, in omaggio al Santo che inventò il presepe in occasione delle feste natalizie.

Assisi in miniatura a Cava dei Tirreni
Chiesa di San Francesco e San Antonio

La rappresentazione di Assisi in miniatura è disposta lungo il perimetro del chiostro, dove in ogni angolo ci sono statue a grandezza naturale di San Francesco e dei suoi fedeli, oltre ad uno spaccato della vita quotidiana del 1200.

Ogni statua è vestita con abiti antichi, alcuni sfarzosi ma molti in tenuta da contadino, nell’intento di preparare la cena su un paiolo di rame attaccato ad un piolo, o a lavorare la terra o semplicemente ad adorare la sacra famiglia.

Assisi in miniatura a Cava dei Tirreni
Portone entrata presepe-cava

Il percorso inizia dalla casa paterna e la cella dove veniva rinchiuso il Santo dal padre per impedirgli di farlo correre in chiesa. Prosegue con la scena famosa di un gruppo di suore attorno al crocifisso che parlò a San Francesco, esortandolo ad aggiustare la sua casa.

Altra scena è un roseto nella quale San Francesco si rotolò per punire il suo corpo ma le rose immediatamente fecero cadere le spine per non ferirlo. Ancora oggi in quel roseto crescono rose senza spine.

Scena finale è la Porziuncola, la piccola chiesetta che San Francesco riparò con le sue mani, situata fuori Assisi e successivamente ingoblata all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli, in località Santa Maria degli Angeli tra il XVI e il XVII secolo.

In questa piccola chiesetta San Francesco fondò l’ordine dei frati minori. “A questa chiesa, di notevole valore storico, artistico e spirituale, si deve il nome della città statunitense di Los Angeles, chiamata dagli spagnoli El Pueblo de la Iglesia de Nuestra Señora la Reina de Los Angeles de Porciúncola (Città
della Cesco).

Non manca il luogo dove il Santo morì il 3 Ottobre 1226. Il chiostro ha una grande tenda a protezione
degli scenari che si sviluppano lungo i lati, mentre al centro si trova una pedana con la Sacra Famiglia.

Eventi a Cava dei Tirreni a Natale

I cavesi organizzano in questo luogo, ogni anno nel periodo tra Natale e la Befana, diversi intrattenimenti nella settimana dal 5 al 8 gennaio come il festival dei zampognari, arrivato alla XV edizione, la Grande Tombolata, Mangiafuoco e festa del Chiostro.

Il Festival dei Zampognari a Cava dei Tirreni è un evento tradizionale che si svolge nella città di Cava dei Tirreni, in provincia di Salerno. Questo festival celebra la musica delle zampogne, uno strumento tradizionale italiano a fiato.

L’appuntamento per il Festival delle Zampogne è nel chiostro del Convento di San Francesco a Cava dei Tirreni. Durante il festival, potrai ascoltare esibizioni di zampognari provenienti da diverse parti d’Italia. Questi musicisti suoneranno melodie tradizionali natalizie e folk, creando un’atmosfera festosa e coinvolgente.

Natale al Borgo a Cava de’ Tirreni: Durante l’evento Natale al Borgo, puoi partecipare a degustazioni di prodotti locali e vino. Questo evento offre l’opportunità di assaporare le specialità culinarie del luogo e immergersi nell’atmosfera natalizia.

Inoltre i Musicastoria in concerto, la befana che scende dalla torre campanaria, Zeppole e cioccolata calda in stand disposti lungo un lato lungo della chiesa, un angolo con un grosso braciere acceso dove riscaldarsi e esibizioni libere.

La “festa del Chiostro a Cava” è un evento che si svolge nel chiostro del Convento Santi Francesco e Antonio a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno. Purtroppo, non ho informazioni specifiche sulla data dell’evento. Ti consiglio di controllare gli annunci locali o le pagine social della città per ottenere informazioni aggiornate sulla prossima edizione della festa.

Assisi in miniatura a Cava dei Tirreni
festa del Chiostro a Cava

Durante la festa del Chiostro, potrai goderti un’atmosfera di fraternità e festa nel bellissimo chiostro del convento. L’evento offre l’opportunità di trascorrere del tempo in compagnia, partecipare a diverse attività e concludere al meglio il periodo festivo.

Spero che queste informazioni ti siano utili! Spero che tu possa partecipare a questi affascinanti eventi e goderti la musica delle zampogne, decorazioni e assaggi culinari a Cava dei Tirreni!

Sanremo 2012: Disservizi ai giurati non votanti

Disservizi ai giurati Sanremo 2012. Disservizi e tragedie evitate per troppa fortuna dei presenti…al Festival di Sanremo 2012… E dire che la Rai e gli organizzatori si sono disperati per il mancato funzionamento di uno smartphone, di uno spot da 650.000 mila euri persi per non essere stato mandato in onda, dall’orario slittato di 20 minuti e dalla valletta finita in ospedale….cose futili…

Sanremo 2012: Disservizi ai giurati non votanti, 1 parte
Sanremo 2012: Disservizi ai giurati non votanti, 1 parte

Nemmeno per un momento hanno pensato alla sicurezza delle persone o a metterli a loro agio…iL TEATRO è UNA TRAPPOLA PER CHI CI ENTRA…ma andiamo per ordine….

Sanremo 2012: Disservizi ai giurati non votanti
Entrata posteriore e guardaroba del Teatro Ariston

Davvero spettacolare l’organizzazione, tanto di cappello per il contatto dei vari operatori dell’agenzia, gentilissimi e disposti a risolvere ogni problema, onore al merito al tour operator che ci è venuto incontro all’aeroporto di Genova per portarci in albergo e trasportarci valigie, ma sul trattamento di Sanremo…forse varranno più le foto che le parole, anche se ero troppo attonita per fotografare l’ambiente circostante…

Ci hanno comunicato che per Sanremo erano almeno 2 ore di autobus per arrivarci e, leggendo sui cartelli autostradali, ho letto ben 142 chilometri di distanza, strada quasi tutta costiera, curve e salite.

Nel nostro gruppo c’erano persone sulle 60-65 anni, limite massimo per essere chiamati a fare il giurato, e non erano a loro agio con tutte quelle curve. Prima di prendere l’autostrada, una signora si sentì male e venne rimandata in albergo con un taxi e questo capitava al pullman che era fermo davanti al nostra.

Di pullman ce ne erano ben 10, per trasportare tutte le 330 persone scelte dalla agenzia di Napoli.

Sanremo 2012: Disservizi ai giurati non votanti
Scale che portano alla sala prove: 4 piani sotto il teatro

Arrivo nella piazzetta di Sanremo e lì cominciano le corse…

Sanremo 2012: Disservizi ai giurati non votanti, 1 parte

Entrata frettolosa sul retro del teatro, bloccati quasi subito per rilasciare i nostri dati.

Iscrizione e inserimento di un braccialetto giallo e di un cartellino identificativo dei giurati, per riconoscerci immediatamente e per farci individuare subito dalla sicurezza.

Cappotti dalla guardarobiera in tutta fretta, molte di noi erano vestite con abiti leggeri mentre la hall era completamente spalancata.

Inviti concitati per avviarci nella saletta dove ci avrebbero indottrinati su come votare ecc dal direttore dei lavori Mazza e dal Pr preposto alle votazioni.

Sanremo 2012: Disservizi ai giurati non votanti

Bene, la saletta del teatro Ariston di Sanremo era 4 piani sotto terra, si entrava da un cunicolo stretto e giù per scale anguste dove si poteva passare a 2 persone in fila, alcuni tratti molto ripidi e l’ultimo tratto con scaloni alti..e mi sono chiesta…ma si sono informati se qualcuno avesse problemi di deambulazione??.

Di certo non c’erano ascensori per chi ne avesse avuto bisogno. In questa saletta dove si provavano le
canzoni, c’era un bagno di piccole proporzioni per chi ne avesse bisogno ma si intasò quasi subito.

Intanto la concitazione era alle stelle, ci fecero accomodare e arrivò Mazza e il Pr Noto che ci spiegarono come fare le votazioni e si dichiararono dispiaciuti di non poter fare in tempo a provarli nel teatro,
causa mancanza di tempo. 

Idem per Morandi che aveva passato una giornata infernale tra vari problemi, non ultimo quello dell’infortunio della valletta e sua sostituzione. La cena propostoci era una busta con all’interno due
pagnotte di pane con mortadella e prosciutto crudo, acqua minerale e arancia, da mangiare in 10 minuti.

Fin quì nulla di nuovo, il brutto fu risalire quelle 40 scale ed oltre, sentii lamentele da ogni parte, per eventuali incidenti, saremmo morti ingabbiati in quelle scale strette. Ci chiamarono per gruppi quando invece ci avevano dato il numero di poltrona e si perse un’eternità a risalire.

Sanremo 2012: Disservizi ai giurati non votanti



E quì vi lascio per il momento..seguitemi all’interno della platea….

Sanremo 2012, giurato non votante

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Sanremo 2012, giurato non votante. A sorpresa sono stata scelta per far parte della giuria demoscopica del festival di Sanremo 2012, Giurato non votante, per la serata più importante: 

Sanremo 2012, giurato non votante

la 1 puntata del 14 Febbraio 2012, data festeggiamento San Valentino, Festa degli Innamorati. Ero lì presente per votare i 14 cantanti in scena, presentati dal cantante Gianni Morandi… 

Sanremo 2012, giurato non votante
6 Fila, 4 posto da dx

Sanremo 2012, giurato non votante

Ma per quella sera, dopo la grossa preparazione da parte dell’organizzazione di Giancarlo Mazza e il PR, sembra che sia andato tutto storto, almeno per noi che eravamo su in platea, impossibilitati a compiere le azioni di voto. Entrata in platea da un’entrata secondaria, contatto con qualsiasi altra persona che non fossero giurati. 

Giustamente il direttore Giancarlo Mazza, venuto ad accoglierci in una saletta 4 piani sotto il teatro, ci illustrò l’importanza della performance e della votazione segreta in quanto gli interessi e la fatica degli addetti ai lavori era immensa, dai cantanti che provavano da settimane, alle case discografiche che lanciavano, attraverso il piccolo schermo, il frutto delle loro fatiche e dei loro investimenti.

Sanremo 2012, giurato non votante
Il direttore dei lavori Giancarlo Mazza mentre spiega il funzionamento

Consci dell’impegno che si aspettavano da noi, eravamo 330 giurati, provenienti da tutta l’Italia, in bell’ordine ci recammo nelle nostre file in platea dove ci consegnarono il dispositivo di voto il cui funzionamento avevano diffusamente spiegato sia il direttore artistico Giancarlo Mazza che il Pr Noto.

Per la votazione quest’anno si è scelti di usare uno smartphone della Samsung dove, sulla tastiera, sarebbero comparsi i numeri da 1 a 10 e subito dopo la scelta, il numero si illuminava di giallo e poi lo schermo diventava nero, segnale che la votazione e la ricezione del voto era andato a buon fine.

Ascolto della performance comica del duo formato da Luca e Paolo, presentazione di Gianni Morandi e varie altre premesse che illustrerò in seguito, è arrivata sul palco, scendendo da una bella scala, Dolcenera, la 1 cantante ad aprire la serata inaugurale del festival con la sua canzone “Ci vediamo a casa”.

Sanremo 2012, giurato non votante
Giurati nella saletta con Giancarlo Mazza 

1 votazione: 

Accensione dello Smartphone, numeri sullo schermo, scelta del voto, invio e spegnimento del cellulare, che avevano provveduto, per la sua delicatezza, a farcelo agganciare al collo con un nastro, schermo nero, e Gianni Morandi che dal palco sottostante chiedeva, come di rito, se la votazione era andata a buon fine.

Noi applaudimmo felici che tutto avesse funzionato bene e ci accingemmo ad ascoltare il secondo cantante in gara, Samuele Bersani che cantava “il Pallone”.

Sanremo 2012, giurato non votante
Costernazione di Morandi….

2 votazione:

Nessuna accensione dell’Iphone, Panico generale, operatori che cominciarono a girare per il palco, Gianni Morandi che chiedeva se la votazione fosse terminata ed ..il primo NOOOOO!!!!!!!!!!!

Sanremo 2012, giurato non votante

La confusione crebbe a dismisura tra di noi, ci passammo informazioni sul da farsi, gridavamo ai tecnici con le cuffie, adibiti al controllo dell’Iphone, che il nostro cellulare Iphone non dava segni di vita. Gianni Morandi, dopo aver preso atto delle difficoltà, cercò di prendere tempo e così ascoltammo e vedemmo su un grande schermo, posto su un lato del teatro, di una pubblicità.

In fretta e furia le operatrici arrivarono con dei fogli fotocopiati preposti per il voto a Samuele Bersani, scoprimmo in tanti che non avevamo penne a disposizione e gli intoppi continuarono. Sempre in modo frenetico, ci passammo penne per ogni fila, per poter votare, successivamente arrivarono pacchi di penne bic per eventuali altri voti.

Ma lo staff tecnico escluse questo problema. Riconsegna dei fogli del voto per Samuele Bersani e prove tecniche dello smartphone.

La giuria raccomandava di spegnere i cellulari, in quanto il segnale wireless era inesistenteo disturbato, il tutto tra il brusio generale dei membri giurati, ma nonostante ciò lo schermo rimaneva spento.

3 votazione e successive….

Sanremo 2012, giurato non votante
Discontento dei membri dei giurati

Ci riportarono in fretta un nuovo foglio dove segnare il numero membro votante, nome cantante e titolo canzone ed il brusio derivato dal malcontento continuò e si ingigantì in quanto non avevamo supporto per scrivere, fortuna che avevamo un blocco datoci dallo staff con i testi delle canzoni.

I consigli su come riattivare lo Smartphone erano continui, ognuno si passava le informazioni da spalla a spalla, per non disturbare la platea sottostante e lo spettacolo in corso.

Togliemmo la batteria e la rimettemmo, chi non lo sapeva fare, intervenivano gli operatori, concitati e agitatissimi, tale da non rendersi conto che invadevano il già ridicolo spazio tra le sedie.

Io in particolare, trovandomi circa al centro della 6 fila, 4 posto partendo da sinistra, sono stata omaggiata dalla presenza incombente di un uomo alto e grosso che sempre più agitato, mi pestava i piedi e mi sovrastava togliendomi l’aria e la visuale.

Sulle numerose foto che hanno scattato i giornalisti prima e dopo, c’è un uomo che mi copre per oltre 10 minuti…………

Sanremo 2012, giurato non votante

E….dulcis in fundo….alle 1,30 di notte Gianni Morandi legge un comunicato nella quale si comunicava che la serata e le votazioni fatte sui fogli erano state annullate dalla Rai e dalle case discografiche..

Boato e delusione, straccio di fogli e tant’altro……mah!!!

Ho tanto, troppo da dire su questo festival…seguitemi nella mia giornata a Genova e a Sanremo….

Pantelleria isola dei Dammusi e capperi

La bella Pantelleria isola dei Dammusi e Capperi, è situata nell’estremo lembo del mar Mediterraneo, vicino alle coste della Sicilia e quelle africane. I panteschi (gli abitanti di Pantelleria) nonostante siano circondati dal mare, hanno poca affinità con la pesca in quanto l’isola è stata sottoposta a razzie frequenti da parte di popoli diversi, nei secoli passati.

Pantelleria isola dei Dammusi e capperi

Pantelleria isola dei Dammusi e capperi

Ecco alcune delle cose da vedere a Pantelleria:

  1. Aree archeologiche di Pantelleria: Esplora le antiche rovine e i siti archeologici dell’isola, come il Castello di Pantelleria, l’Acropoli di San Marco e Santa Teresa, e le grotte di Sesi.
  2. Lago di Venere: Visita il suggestivo Lago di Venere, un bacino naturale di origine vulcanica. È possibile fare il bagno nelle sue acque termali e ammirare il paesaggio circostante.
  3. Balata dei Turchi: Scopri la scogliera di tufo bianco che si affaccia sul mare. È un luogo ideale per fare una passeggiata e godersi il panorama mozzafiato.
  4. Gadir: Visita un antico villaggio di pescatori situato sulla costa nord-ovest dell’isola. Qui potrai ammirare le tradizionali case di pescatori e assaporare deliziosi piatti di pesce fresco.
  5. Cala Tramontana: Goditi una giornata di relax sulla spiaggia di Cala Tramontana, una delle più belle dell’isola. Le sue acque cristalline e la sabbia dorata la rendono perfetta per fare il bagno e prendere il sole.
Pantelleria isola dei Dammusi e capperi
Pantelleria isola dei Dammusi e capperi

Queste sono solo alcune delle attrazioni che Pantelleria ha da offrire. Esplora l’isola e scopri la sua bellezza unica e autentica. Buon viaggio!

Delizie culinarie: pesto pantesco e capperi

Dalla passione della cucina da parte dei locali, si sviluppa una gastronomia fatta di leccornie locali. Il pesto pantesco è la ricetta rinomata che viene servita spesso nei ristoranti e trattorie, il profumo della menta, misto al sapore delicato della ricotta, fanno dei ravioli fatti in casa, un piatto principe.

Altra salsa da provare è il pesto pantesco, fatto con olio d’oliva, aglio, pomodoro crudo, basilico e peperoncino che sposa felicemente piatti di carne, pesce ma anche spaghetti.

Pantelleria isola dei Dammusi e capperi
Insalata di patate con pomodori,

I capperi di Pantelleria sono uno dei prodotti doc dell’isola. Questi vengono usati dappertutto, insieme all’origano locale, per dare un tocco particolare a qualsiasi piatto. Da non perdere la bruschetta ai Capperi di Pantelleria.

Trovandosi a breve distanza dall’Africa, si mangia molto spesso il Couscous di pesce stufato che viene accompagnato da una grande varietà di verdure. Il piatto che ne deriva, la Sciakisciuka, caponata calda, è spesso presentata come portata unica, accompagnato da verdure con peperoncino piccante, tra le quali troviamo la Cuccurummà, la zucchina locale.

Dal mare arrivano le portate per la preparazione di piatti a base di pesce come le ricciole, dentici, cernie, saraghi, pesce spada, aragoste, granchi, ricci, anemoni ed altro ancora, preparati alla griglia o al forno.

Per quanto riguarda il tour dolciario, dalla vicina Africa arriva il pizzo Mustazzola, dolce formato da una sfoglia ripieno di un impasto di semola, miele o vino cotto, la profumatissima cannella, scorza d’arancia e altre spezie locali, mentre dall’oriente la Cannateddro, un dolce pasquale tradizionale di quelle antiche terre.

Per accompagnare questi deliziosi dolci, servono il Passito, coltivato dagli isolani su degli appezzamenti protetti dalle intemperie, un vino di origine punica, la cui ricetta fu divulgata dal generale cartaginese Magano.

Cosa sono i dammusi

Pantelleria isola dei Dammusi e capperi
Pantelleria isola dei Dammusi e capperi

L’interno dell’isola, non tanto le coste , che racchiude le bellezze insospettate di un isola in mezzo al mare. I paesaggi sono spesso incontaminati, con abitazioni antiche disseminate tra le valli, i Dammusi, molte delle quali ospitano alberghi e resort rinomati per la tranquillità e la bellezza del circondario.

Le costruzioni caratteristiche di Pantelleria sono i Dammusi, costruiti con la pietra locale di destinazione vulcanica, nere come la pece che riescono a mantenere l’interno fresco in estate e caldo durante l’inverno. Il tetto è a forma di duna per svolgere la funzione di raccolta delle acque piovane, elemento indispensabile per la vita dell’isola.

I dammusi sono delle tipiche abitazioni dell’isola di Pantelleria, in Italia. Queste costruzioni sono caratterizzate dalla loro vocazione per la condivisione e la socialità. I dammusi sono realizzati secondo una tecnica tradizionale di muratura a secco, utilizzando pietre locali. Solitamente sono costituiti da una struttura a forma di cubo con un tetto piatto, che permette di raccogliere l’acqua piovana.

Oggi molti dammusi sono stati ristrutturati e adattati per essere affittati come case vacanze, offrendo agli ospiti un’esperienza autentica dell’isola di Pantelleria. Molti di essi sono disponibili per una breve vacanza e, soggiornarvi per qualche giorno, vi farà sentire un uomo del posto.

Come arrivare:

Via mare con il servizio di traghetti offerti dalla compagnia di navigazione Siremar Spa, che in meno di 6 ore arriva a destinazione con partenza Trapani. Se si ha l’esigenza di arrivare in breve tempo, basta prenotare l’aliscafo che da Trapani e altre località vi porta a Pantelleria in 2 ore e mezza attaverso il Mediterraneo.

Via area: Pantelleria è collegata con l’aereoporto di Palermo tutto l’anno, ma in estate ci sono voli anche da altri aereoporti italiani.

A spasso nella fantastica città di Montecarlo

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A spasso nella fantastica città di Montecarlo, già da lontano si intravedono i grattacieli che dominano la piccola e ricca città, conosciuta come il Principato di Monaco, regno della famiglia Ranieri. Impensabile per me arrivare in Liguria e non passare qualche ora a Montecarlo.

A spasso nella fantastica città di Montecarlo

Esplorando le incantevoli strade di Monte Carlo: una passeggiata nel cuore del lusso e del glamour. Casa dei ricchi e famosi Vip del cinema, canzone e artisti, Montecarlo trasuda eleganza in ogni voluta dei suoi palazzi.

A spasso nella fantastica città di Montecarlo

Incastonate lungo la splendida Costa Azzurra, le strade di Monte Carlo emanano un fascino irresistibile che affascina visitatori da tutto il mondo. Questa città-stato affascinante e stravagante, famosa per i suoi opulenti casinò e il prestigioso Gran Premio, offre molto di più che semplici giochi d’azzardo ad alto rischio e auto veloci.

Entra nelle incantevoli strade di Monte Carlo e ti ritroverai immerso in un mondo di lusso e indulgenza. Dalle spiagge incontaminate e l’architettura straordinaria ai ristoranti stellati Michelin e alle boutique esclusive, ogni angolo di questa vibrante città testimonia la sua impareggiabile eleganza.

Unisciti a noi in un tour virtuale mentre esploriamo le affascinanti strade di Monte Carlo, scoprendo i segreti e le gemme nascoste che rendono questa destinazione un vero paradiso per chi cerca un assaggio delle cose belle della vita.

Le persone che ci vivono, hanno la curiosa caratteristica di sentirsi spavaldi, perchè consci della loro appartenenza a un luogo privilegiato. Montecarlo è una miscela esplosiva tra la vita cittadina chic e stupende spiagge assolate.

Da dimenticarsi percorrerla in macchina, perchè è una città compatta da visitare a piedi. Lasciai la macchina sulla ripida strada che porta sul lungomare, le strisce erano blu ma andavano ad ore, io capitai nelle ore quando non si pagava nulla, ora di pranzo. Mi addentrai attraverso strade strette e vicoli, ricchi di negozi affascinanti, piccoli ma caratteristici, bar e ristoranti.

1. Il fascino di Monte Carlo

A spasso nella fantastica città di Montecarlo
A spasso nella fantastica città di Montecarlo

Situata nell’affascinante Costa Azzurra, Monte Carlo emana un fascino innegabile che affascina sia la gente del posto che i visitatori. Dal momento in cui metti piede in questa incantevole città-stato, verrai immediatamente accolto dall’aria di lusso e stravaganza che permea ogni aspetto delle sue strade.

Mentre passeggi lungo le strade tortuose di Monte Carlo, non puoi fare a meno di rimanere colpito dall’opulenta architettura che costeggia i viali. Grandi palazzi, ville eleganti e boutique chic creano uno scenario affascinante che mette in mostra l’impegno della città per l’eleganza e la raffinatezza.

Il rinomato Casinò di Monte-Carlo è un vero emblema di questo fascino, con la sua facciata Belle Époque e gli interni raffinati che invitano coloro che cercano un assaggio di intrattenimento ad alto rischio.

Ma il fascino di Monte Carlo va oltre il suo splendore architettonico. Il pittoresco porto della città, Port Hercules, è uno spettacolo da vedere, ornato da eleganti yacht e barche lussuose che incarnano lo stile di vita glamour che è arrivato a definire la città. Qui puoi concederti una piacevole passeggiata sul lungomare, ammirando le viste panoramiche sul Mar Mediterraneo e il magnifico skyline di Monte Carlo.

Mentre continui la tua esplorazione, le strade di Monte Carlo rivelano un mondo di boutique esclusive e case di moda di fascia alta, offrendo un’esperienza di shopping senza precedenti. Dai rinomati marchi di stilisti all’artigianato locale, ti ritroverai immerso in un mondo di lusso dove ogni angolo racchiude la promessa di una scoperta unica e squisita.

2. Esplorando le meraviglie architettoniche di Monte Carlo

Uno degli aspetti più accattivanti di Monte Carlo è la sua splendida architettura. Mentre passeggi per le incantevoli strade di questa destinazione affascinante, sarai accolto da una miriade di meraviglie architettoniche che trasudano eleganza e opulenza.

Monte Carlo vanta una miscela armoniosa di stili architettonici classici e contemporanei, creando un’esperienza visiva unica. Immergiti nella grandiosità degli edifici della Belle Époque, con le loro facciate decorate, dettagli intricati e sontuosi balconi. Questi gioielli architettonici testimoniano la ricca storia e la bellezza senza tempo della città.

Casinò di Monte-Carlo

Sulla piazza principale spicca il Casinò di Montecarlo, un palazzo bellissimo costruito nel 1863, che si affaccia sul Mediterraneo, deve essere senz’altro la prima cosa che si deve visitare. Questa magnifica struttura, costruita nello stile architettonico Beaux-Arts, è un vero capolavoro. Il suo grande ingresso, adornato con colonne corinzie e sculture finemente intagliate, lascia i visitatori a bocca aperta.

Entra e lasciati trasportare in un mondo di lusso ed eccitazione, con i suoi interni opulenti e lampadari abbaglianti. Possiede un atrio ricco di decorazioni d’oro e di marmi pregiati, disegnato dal leggendario architetto Charles Garnier.

Rimasi stupita quando vidi una macchina scoperta dall’aria costosa con un uomo all’interno che indossava gli occhiali neri e una donna bellissima a cui il portiere stava aprendone la porta, proprio come si vede nei film americani.

A spasso nella fantastica città di Montecarlo

Su una salita ripida si arriva al Palazzo del Principe Ranieri, aperto al pubblico da giugno a ottobre.
Il cortile rotondo è pavimentato con milioni di ciottoli colorati che formano disegni geometrici come un grande puzzle. Il palazzo venne costruito nel 1215 e aveva lo scopo di difesa.

Questa fortezza medievale presenta un’affascinante miscela di stili architettonici gotico e rinascimentale. Mentre vaghi per le sue sale regali e i giardini meticolosamente curati, verrai trasportato indietro nel tempo, sperimentando lo splendore di un’epoca passata.

Monte Carlo è anche sede di numerose meraviglie architettoniche moderne che fanno una dichiarazione audace. Dagli eleganti grattacieli agli innovativi design contemporanei, queste strutture aggiungono un tocco di modernità al ricco arazzo architettonico della città.

Il Grimaldi Forum, con il suo design futuristico e le splendide viste sul mare, è un ottimo esempio dell’impegno della città verso l’innovazione architettonica.

Mentre esplori le strade di Monte Carlo, assicurati di ammirare gli intricati dettagli degli edifici, dai balconi in ferro battuto alle facciate splendidamente adornate. L’impegno della città nel mantenimento del proprio patrimonio architettonico è evidente, poiché molti edifici sono stati restaurati e preservati in modo impeccabile.

3. Deliziarsi con le delizie culinarie di Monte Carlo

Quando si esplorano le incantevoli strade di Monte Carlo, non si può resistere al fascino delle sue delizie culinarie. Questa sfarzosa città, nota per il suo lusso e il suo glamour, ospita una miriade di squisiti punti ristoro che sicuramente stuzzicheranno le tue papille gustative. Dai ristoranti stellati Michelin agli affascinanti caffè, Monte Carlo offre una vasta gamma di esperienze culinarie che soddisfano ogni palato.

Concedetevi la migliore cucina francese in locali rinomati come Le Louis XV-Alain Ducasse o Le Grill, dove chef di livello mondiale curano menu che mettono in risalto gli ingredienti più freschi della regione.

Immergiti nell’opulenza dell’era Belle Époque al Café de Paris, un punto di riferimento storico che delizia i visitatori dal 1868. Siediti e assapora i sapori dei classici piatti mediterranei mentre ti godi la vibrante atmosfera della vivace Place du Casino.

Per coloro che cercano un’esperienza culinaria più informale, Monte Carlo vanta anche una vasta gamma di affascinanti caffè e bistrot. Fai una piacevole passeggiata lungo il pittoresco Port Hercules e fermati a La Note Bleue, dove potrai goderti un delizioso pranzo sul mare mentre ascolti musica jazz dal vivo.

In alternativa, dirigiti verso le vivaci strade del quartiere Condamine e scopri gemme nascoste come il Marché de la Condamine, un vivace mercato dove puoi assaggiare prelibatezze locali e prodotti freschi.

Nessuna esplorazione culinaria di Monte Carlo sarebbe completa senza indulgere nella sua famosa cucina monegasca. Assaggia il tradizionale barbagiuan, una pasta salata ripiena di bietole, ricotta e parmigiano, oppure prova il succulento stocafi, un piatto di baccalà che mette in mostra il ricco patrimonio marittimo della regione.

Abbina questi deliziosi piatti a un bicchiere di buon vino dei vicini vigneti della Provenza e avrai un vero assaggio di Monte Carlo.

4. Shopping con stile

Quando si tratta di fare shopping a Monte Carlo, non puoi aspettarti niente di meno che un’esperienza davvero lussuosa ed elegante. Le strade sono fiancheggiate da boutique esclusive e negozi di stilisti che si rivolgono alla clientela d’élite che frequenta questa destinazione affascinante.

Una delle destinazioni per lo shopping più iconiche di Monte Carlo è la leggendaria Avenue de Monte-Carlo. Questa vivace strada ospita numerosi marchi di lusso, tra cui rinomate case di moda, designer di gioielli e rivenditori di lusso. Mentre passeggi lungo il viale, rimarrai affascinato dalle splendide vetrine che mettono in mostra le ultime tendenze della moda e squisiti gioielli.

Che tu sia alla ricerca della borsa firmata perfetta, di un abito spettacolare o di un gioiello di tendenza, troverai tutto a Monte Carlo. Marchi di fascia alta come Chanel, Dior, Gucci e Louis Vuitton hanno qui i loro negozi monomarca, che offrono una selezione impareggiabile di beni di lusso.

Per un’esperienza di shopping davvero unica ed esclusiva, avventurati nei vicoli glamour del Carré d’Or. Questo prestigioso quartiere è rinomato per le sue boutique esclusive e le gallerie d’arte. Qui troverai una selezione curata di articoli unici, collezioni in edizione limitata e pezzi rari che sicuramente faranno una dichiarazione.

Ma lo shopping a Monte Carlo non riguarda solo i grandi marchi del lusso. La città vanta anche una vivace scena della moda locale, con boutique indipendenti e concept store che offrono un’esperienza di shopping più personalizzata ed eclettica. Queste gemme nascoste spesso mettono in mostra designer emergenti, artigiani locali e pezzi unici che non troverai da nessun’altra parte.

Indipendentemente dalle tue preferenze di shopping, una cosa è certa: fare shopping a Monte Carlo è un’esperienza senza eguali. Le strade incantevoli, le vetrine squisite e l’aria di lusso che ti circonda ne fanno una destinazione davvero indimenticabile per ogni appassionato di moda.

Gran Premio di Monaco

Da non perdere il percorso dove si disputa il Gran Premio di Monaco, nato nel 1929, una delle gare più prestigiose nel settore delle macchine da corsa. Da visitare la bellissima cattedrale di Monaco, costruita nel 1875 e completamente restaurata nel 1988, dove sono sepolti i reali, all’interno è presente un favoloso organo.

Carcassonne tra Corbires e il Monte Nero in Francia

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Di ritorno da Lourdes, l’organizzatore del viaggio, ci propose una fermata alla cittadina
medioevale di Carcassonne. Arrivammo in un grande spazio adibito a sosta autobus, e dando un’occhiata attorno, mi feci già un’idea della grossa popolarità del posto;

Carcassonne, tra Corbires e il Monte Nero in Francia

C’erano migliaia di persone che si accalcavano alle sue porte. Sì…la città aveva una notevole cinta muraria con molte postazioni d’osservazione, poi seppi che ne erano 52 dalla guida. Sul piazzale antistante l’entrata, con il caratteristico ponte levatoio, c’erano alcune carrozze trainate da piccoli e grandi cavalli, che facevano il percorso esterno alle mura.

Carcassonne, tra Corbires e il Monte Nero in Francia

In alternativa c’era un bellissimo piccolo trenino, coloratissimo, che faceva il giro del circondario, con delle audio guide e cuffie per ascoltare la storia della città e del castello. Inforcai gli auricolari, impostando prima la lingua su italiano, e nel mentre che si viaggiava, la guida registrata metteva in evidenza prima un dettaglio poi altro dettaglio, tra l’altro descrisse molti aneddoti.

Carcassonne, tra Corbires e il Monte Nero in Francia

Della Francia non ne so molto, storia, geografia o altro, figurarsi che mia sorella ed io volevamo andare a Parigi per 1 giorno, non sapendo che tra Lourdes e Parigi , intercorrevano 600 chilometri…peccato ma ci tornai l’anno dopo in macchina.

Un accenno di Storia e Geografia: Carcassonne, tra Corbires a sud e il Monte Nero a Nord

La cittadina di Carcassonne si trova nel dipartimento dell’Aude, nella regione del Languedoc Roussilon in Francia. Si trova nella valle che separa la collina Corbires a sud e il Monte Nero a Nord, è un sito naturale di difesa su un’ansa del fiume Aude, dove la cittadella, La Cite, fa da guardia.

La Cittadella è circondata da ben due cinte murarie, all’entrata una serie di case, negozi e ristoranti, mentre la Cattedrale e il Castello, il Comtal Chateau, sono protetti dal muro occidentale.

Carcassonne, tra Corbires e il Monte Nero in Francia

Ecco alcune cose da vedere a Carcassonne:

  1. La Cité di Carcassonne: La Cité è una cittadella medievale famosa per le sue torri di guardia e le fortificazioni a doppia parete. Le prime mura risalgono all’epoca gallo-romana, con importanti aggiunte fatte nei secoli XIII e XIV. All’interno della Cité si trova il Château Comtal, un castello del XII secolo che offre mostre archeologiche e un tour delle mura interne.
  2. Castello di Carcassonne: Situato all’interno della Cité, il Castello di Carcassonne è un’imponente struttura fortificata che offre una vista panoramica sulla città. Puoi esplorare le sue torri, le sale e le mura per immergerti nella storia medievale.
  3. Basilica di Saint Nazaire: Questa basilica gotica si trova all’interno della Cité ed è un luogo di grande importanza storica e religiosa. Ammira l’architettura maestosa e scopri gli affreschi e le opere d’arte all’interno della basilica.
  4. Pont Vieux: Questo antico ponte in pietra attraversa il fiume Aude ed è un simbolo di Carcassonne. Cammina lungo il ponte per goderti una vista panoramica sulla città e sulle sue fortificazioni.
  5. La Bastide Saint-Louis: Questa è la parte moderna di Carcassonne, situata fuori dalle mura della Cité. Qui troverai strade affascinanti, negozi, ristoranti e caffè, perfetti per una passeggiata rilassante.

La città medievale di Carcassonne è situata su una piccola collina con al centro un grande castello. Le strade sono strette e ricoperte da acciottolato, molte volte si impigliava il tacco della mia scarpa, anche le case di max due piani erano costruite in pietra con tetti a punta.

Dal cortile del castello con un lungo ponte levatoio, si può ammirare le circostanti montagne dei Pirenei.

Cosa vedere a Carcassonne in un giorno

Aleggia un’atmosfera da favola e sembrava di vedere le massaie che si recavano a fare la spesa con il tradizionale cesto sul braccio, che serpeggiano lungo le strade tortuose piene di venditori ambulanti e con un grande traffico di muli che trasportavano la mercanzia.

Oggigiorno i locali sono pochi, ma in compenso c’è una vera folla di turisti, che comprano diversi tipi di mercanzia come piccoli contenitori che contengono aceti di frutta e di ciliegia, squisito se messo sull’insalata verde.

Carcassonne, tra Corbires e il Monte Nero in Francia

Negozi di antiquariato con mobili antichi ma molti manufatti costruiti in legno e pietra dai locali. Vestiti medioevali e moderni erano appesi vicino nelle piccole boutique, alcune librerie con manoscritti antichi e libri moderni.

I posti di ristoro erano davvero tanti, si poteva avere anche piatti della cucina nostrana, non ci fu nessun problema con la lingua, in quanto i negozianti parlavano un poco le lingue straniere.

Carcassonne, tra Corbires e il Monte Nero in Francia

Il libro di Kate Mosse, Il Labirinto, descrive la magnificenza della Cattedrale, con grandi vetrate colorate e ricco di marmo locale. Sul retro della Chiesa c’era un piccolo teatro dove allestiscono concerti. Sarebbe stato bello esserci andata in occasione della Presa della Bastiglia, il 14 Luglio, perchè allestiscono dei fuochi d’artificio davvero belli.

La Place Carnot, al centro della cittadella è rivestita da marmo rosso locale, una parte di essa, in inverno si ghiaccia e viene trasformato in pista da pattinaggio.

Carcassonne, tra Corbires e il Monte Nero in Francia

Ai piedi della città fortificata, c’è la Basse Ville, una città con la rete stradale a griglia, un insediamento più recente ma sempre molto antico.

Un posto dove ritornare…

Una gita a Lourdes per pellegrinaggio

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Gita a Lourdes: la mia esperienza in un luogo di pellegrinaggio. Lourdes si trova nella parte sud della Francia, per raggiungerla abbastanza comodamente, ci servimmo della strada che passa per Nizza, Tolosa e Bordeaux.

Quasi tutta la mia famiglia prenotammo una gita a Lourdes per pellegrinaggio, che toccava varie destinazioni, con partenza Roma.

Una gita a Lourdes per pellegrinaggio

Sul luogo delle varie apparizioni da parte di una giovane fanciulla, Bernadette Soubirous, della Vergine Maria, che fu testimone di eventi miracolosi, come il miracolo di far riacquistare l’uso di un braccio rotto ad una donna.

A questo primo miracolo, ne seguirono molti altri, tanto che il Vescovo di Tarbes, dichiarò la basilica che venne costruita in quel luogo, Monumento Sacro. Da allora i pellegrinaggi si susseguono incessanti, molti avvengono con i cosiddetti treni bianchi, dove viaggiano i malati con gravi handicap, assistiti da volontari in camici bianchi.

Una gita a Lourdes: la mia esperienza in un luogo di pellegrinaggio

Gita a Lourdes: la mia esperienza in un luogo di pellegrinaggio

Tralascio le vicissitudini del viaggio, pullman con aria condizionata rotta ecc. Ci recammo a Lourdes principalmente perchè è un luogo di pellegrinaggio, e anche per visitare un posto famoso nel mondo dove era apparsa la Madonna.

Quello che mi colpì di quel luogo è il senso enorme di solidarietà per uno scopo comune, salvaguardare la salute attraverso la fede. A Lourdes non mancano di certo gli alberghi, noi andammo in uno di tre stelle, con una hall accogliente tutta in rosso, una sala colazione e ristorante, dove si mangiava a buffet.

Mitici i loro croissant e le marmellate. Gli alloggi e i prezzi degli alberghi sono nella norma, sono espressi in euro, solamente i negozi, davvero una moltitudine sui due lati della strada che portava alla Basilica e alla Grotta.

Una gita a Lourdes: la mia esperienza in un luogo di pellegrinaggio

Lourdes si trova nel cuore dei Pirenei, e per la maggior parte dei giorni, dicono che piova sempre, anche a noi, capitò dei giorni di pioggia, ma questo non fermò assolutamente gli eventi che erano stati programmati.

Quando posammo le valigie e gli altri effetti personali nell’hotel, scendemmo e ci trovammo circondati da soldati in uniforme di tutte le nazioni.

Festeggiamento delle forze armate

Una gita a Lourdes: la mia esperienza in un luogo di pellegrinaggio

Eravamo capitati nella settimana dove era previsto la settimana per festeggiare le forze armate di ogni paese, i carabinieri in alta uniforme con il pennacchio rosso, il soldato con la tuta mimetica, un abitante scozzese che indossava il classico Kit con i calzettoni bianchi e tanti altri.

Nonostante alcune brevi pioggerelline si fece la messa all’esterno, per la vasta folla che si era riunita. Io scelsi di osservare la funzione dalle scale, per ammirare tutto l’insieme, anche perchè il mio occhio era incollato alla mia videocamera digitale, per registrare ogni cosa.

Dopo la messa, circa verso le ore 19.00, ci fu la processione, bambini, grandi, ,malati con lettighe con baldacchino per proteggerli dalla pioggia. Tutti con un cero in mano, alcuni scalzi, molti cantavano lodi e preghiere, e dopo i malati e i sacerdoti, si accodarono migliaia di persone nel giro che partiva dalla Chiesa e arrivava nella zona nuova con la Chiesa di recente costruzione che poteva ospitare 20.000 persone.

Una gita a Lourdes per pellegrinaggio
grotta di Lourdes

Il giorno dopo mi recai prima in Chiesa poi cominciai a fare la fila lungo la parete di roccia che portava alla grotta, nel cui interno era posizionata una statua della Vergine con un manto azzurro. Nei pressi c’è una fontanina dove zampilla l’acqua miracolosa della Madonna, c’erano persone che avevano delle taniche per poterla dividere tra parenti e amici.

Bagno nella vasca gelida

Mi convinsero a farmi il bagno nella vasca, eravamo in Ottobre e si gelava, e dovetti aspettare almeno mezz’ora per potervi accedere. Le vasche in marmo erano state costruite con una capienza di due persone, una nicchia con la madonna sul lato più corto, e la fontana da cui scaturiva incessantemente acqua. Vi si accedeva tramite 2-3 gradini per far abituare il corpo alla diversa temperatura.

La struttura che ospitava le vasche erano delle tende, che acuivano il senso di gelo e freddo.
Mi fecero spogliare in una tenda prima della vasca, mi misero addosso un grosso telo bianco e mi fecero entrare nella vasca.

Una gita a Lourdes per pellegrinaggio
Pellegrini a Lourdes

Per aiutare chi si voleva fare il bagno, c’erano due signore, che mi presero per le braccia per non farmi scivolare sui gradini bagnati. Al contatto con l’acqua gelida, saltai via, ma loro mi impedirono la fuga e mi immisero nella vasca per pochi minuti, tenendomi per le spalle.

Devo dire che l’esperienza fu traumatica ma di breve durata, 1-2 minuti al max. Dopo di che mi avvolsero nel telo semi bagnato e mi rimandarono nell’entrata dove mi rivestii. Non so se ripeterei il bagno….

Visitai la Chiesa nuova e il circondario..davvero incantevole.

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